Dopo l’ultima aggressione a un docente, il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha proposto di estendere l’arresto in flagranza per chi colpisce il personale scolastico. L’episodio che ha riacceso il dibattito riguarda il professor Sergio Manni, 65 anni, aggredito a Casarano (Lecce) dal padre di uno studente, incitato dal figlio con la frase: “Papà, vieni e spacca la faccia al prof”.
Il ministro ha telefonato al collega della Giustizia, Carlo Nordio, per lavorare a una norma che rafforzi la tutela dei docenti. “Il Governo è accanto agli insegnanti, devono sentire forte la presenza delle istituzioni”, ha dichiarato Valditara, ricevendo il plauso dei presidi dell’Anp.
L’aggressione è avvenuta dopo che il docente aveva segnalato più volte il comportamento scorretto dello studente, già sospeso per due settimane. Il ragazzo ha quindi chiamato il padre, che si è presentato a scuola con il figlio maggiore. I due hanno urlato minacce, tentato di entrare nell’ufficio del preside e aggredito verbalmente il professore, che si è rifugiato in bagno e ha chiesto aiuto al 112. La polizia locale ha scortato il docente fino all’uscita del paese.
Il ministero ha già previsto la difesa legale per i docenti e, nei casi più gravi, lo Stato si costituirà parte civile contro gli aggressori. Intanto, il numero di violenze ai danni del personale scolastico continua a crescere: oltre 20 episodi dall’inizio dell’anno, rispetto ai 68 registrati nel 2023. “Sono preoccupato”, ha ammesso Valditara, ribadendo la necessità di misure più severe.
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