"Money Gate": Cozza si difende da accuse, "Denuncio tutti"
Sul Taranto: "Ho preso l'impegno con la società e lo rispetterò..."
L'inchiesta Money Gate, che ha travolto il Catanzaro e la famiglia Cosentino, rischia di coinvolgere anche Ciccio Cozza, neo allenatore del Taranto. In una intercettazione della Guardia di Finanza, proprio il presidente Cosentino definisce Cozza un "drogato" del gioco: "Giocava sempre, giocava a tutti i giochi, era gioco dipendente... Io me ne sono accorto adesso, perché lui purtroppo con la testa non c'era più, sempre che gioca che gioca...". Uno degli interlocutori non identificati di Cosentino (probabilmente padre e figlio gestori di un ristorante) raccontano che più volte Cozza avrebbe chiesto loro di effettuare alcune scommesse per le quali sarebbe stato anticipato al bookmaker il denaro occorrente per conto dell'allenatore.
INTERDETTO Contattato da Blunote sulla questione, Ciccio Cozza cade dalle nuvole: "Non sono mai stato indagato per il calcio scommesse e non c'è nessun procedimento in corso nei miei confronti. Si getta fango sulla mia immagine, quando l'unico gioco che amo è il poker. Mai scommesso sul calcio in vita mia. Mi difenderò da queste accuse nelle sedi opportune. Cosentino sostiene che mi sono venduto la partita con la Carrarese? Risponderà a chi di dovere di queste accuse infamanti che, purtroppo, mi porterò dietro per un bel po' di tempo...".
IL TARANTO "Ho dato la mia parola alla società e la manterrò, anche se mi dovessero arrivare altre offerte. Ho sposato la causa del Taranto con molto entusiasmo e per come ci stiamo muovendo, con il diesse Volume, sono convinto che faremo bene...".