Martedì 29 ottobre, negli uffici del Settore Patrimonio e Lavori Pubblici di Martina Franca, si è tenuta l’asta pubblica per la vendita di dieci beni comunali tramite lotti separati, aggiudicati al miglior offerente. Tra i beni alienati figurano l’ex Grand Hotel Castello e altre proprietà, inclusi cinque ex scuole rurali situate in aree periferiche (Primicerio, Caliandro, Cuoco, Specchia Tarantina/Restano, Raschiazappa) e quattro unità immobiliari nel centro urbano.

L’ex Grand Hotel Castello, con una base d’asta fissata a 1.678.500 euro, è stato aggiudicato per 1.805.000 euro. Complessivamente, l’alienazione dei beni ha generato entrate per 2.051.544,20 euro per il Comune.

Questo storico edificio, situato in zona Pergolo e progettato, tra gli altri, dall’ingegnere Sergio Musmeci, è noto per il suo profilo incompiuto che domina lo skyline di Martina. Inserito per la prima volta nel piano di alienazione dei beni comunali, il suo inserimento all’asta è stato possibile grazie alla recente modifica della destinazione urbanistica, in linea con le nuove direttive del Piano Urbanistico Generale (PUG) adottato dal Consiglio Comunale il 25 luglio scorso. L’edificio potrà così ospitare funzioni residenziali, turistiche, produttive e commerciali, aprendo la strada a progetti di rigenerazione e sviluppo.

Il Sindaco Gianfranco Palmisano e l’Assessore ai Lavori Pubblici e Patrimonio, Nunzia Convertini, hanno commentato l’esito dell’asta definendolo un significativo progresso per la riqualificazione urbana della zona Pergolo, già oggetto di interventi finanziati dal PNRR. "Martina si dimostra sempre più attrattiva per nuovi investimenti – hanno dichiarato – che avranno un impatto positivo sull’economia locale, migliorando la qualità della vita nella nostra comunità."