Taranto: Nuove strisce blu, ‘Un provvedimento frettoloso e viziato’
Nota del gruppo Una città per cambiare Taranto: ‘Delibere da annullare’
Cambiano tariffe ed orari per la sosta a pagamento in città ed aumentano le strisce blu. E’ questo l’ultimo regalo della giunta Melucci che, attraverso una delibera di Giunta del 4 novembre scorso a firma di Fabiano Marti, ha eliminato la pausa tra le le 13,30 e le 16,30. Di fatto l'onere sarà esigibile dalle 8,30 alle 20,30 nelle zone già provviste di strisce blu e ne sono state create di nuove, in particolare ricordiamo quelle in viale Magna Grecia e Corso Italia, in piazzale Democrate e piazzale Vittime delle Foibe in zona Porta Napoli. Non cambia nulla invece per le aree recintate, dove il pagamento è dovuto per tutte le 24 ore. Tra le nuove aree di sosta è menzionata anche la cosiddetta area camper di via Rondinelli che però a tutt’oggi è ancora in totale stato di abbandono. Il Comune di Taranto ci aveva provato già a luglio ad aumentare tariffe e tempi di pagamento sulle strisce blu, ma, forse a causa delle numerose proteste di cittadini e associazioni di categoria, aveva preferito ritirare l’impopolare provvedimento, firmato pochi giorni prima della nomina del commissario prefettizio, e diversi giorni dopo le dimissione dei 17 consiglieri che di fatto avevano sfiduciato la giunta. La patata bollente è stata quindi messa nelle mani del commissario prefettizio che dal 26 novembre svolge le funzioni di sindaco e giunta. Da quanto si apprende dal documento redatto da Amat: “Gestione dei parcheggi pubblici nel Comune di Taranto - regolamentazione 2021” datato 1 dicembre 2021, le aree a pagamento di nuova realizzazione (corso Italia, Magna Grecia e zona Porta Napoli) dovrebbero compensare la mancata realizzazione dei due parcheggi di scambio "park & ride" che l’amministrazione uscente non è stata in grado di realizzare in zona Cimino e Croce. In queste aree chi proviene dalle periferie cittadine avrebbe potuto parcheggiare l’auto e con un unico ticket giornaliero, pagare la sosta e muoversi con i bus. Un sistema valido, utilizzato in tantissime città, che avrebbe senso se realizzato in zone periferiche, come Cimino e Croce, facilmente raggiungibili per chi proviene da fuori e dove non sono presenti abitazioni e auto dei residenti. Realizzare un sistema di park & ride in viale Magna Grecia e Corso Italia, non incentiva chi proviene da fuori città allo scambio del mezzo, in quanto per raggiungere quelle zone dovrebbe comunque entrare nel traffico urbano, molto intenso nelle ore di punta. Inoltre, gli spazi in cui parcheggiare saranno contesi con i residenti, numerosi in quelle zone. E, mentre a chi abita nelle vecchie zone dove sono presenti le strisce blu è concesso un permesso di sosta gratuito, per chi risiede in prossimità delle nuove aree non è prevista alcuna agevolazione. Un provvedimento frettoloso e viziato, infatti, nonostante sia entrato in vigore dal 1 dicembre, i nuovi parcometri, apparsi improvvisamente, non sono ancora attivi e la stessa tracciatura delle strisce blu è stata realizzata con le auto in sosta, i cui proprietari che le avevano parcheggiate nelle strisce bianche le hanno ritrovate nelle strisce blu, spesso tracciate tra le ruote del veicolo stesso. Sono soprattutto i residenti delle zone intorno a viale Magna Grecia e corso Italia che, più di altri, hanno manifestato il loro dissenso verso le nuove regole: attraverso i social, ma anche affiggendo cartelli di lamentela sui nuovi parcometri, si sono fatti precursori di una protesta generalizzata, dovuta l'esborso medio di una somma media di 3€ in più al giorno causata dall'eliminazione della sospensione della pausa. Il pagamento della sosta dovrebbe essere finalizzato prevalentemente alla diffusione di una diversa educazione alla mobilità urbana che preveda un minor utilizzo del veicolo personale, incentivando la mobilità sostenibile, basata su un maggiore ricorso ai mezzi pubblici, alle biciclette, monopattini ecc. Naturalmente non basta tracciare strisce blu e chiedere agli utenti il pagamento se non si organizza un sistema efficiente basato sull’affidabilità dei mezzi pubblici, sulla possibilità concreta di lasciare la propria auto a casa o su appositi parcheggi periferici che non spostino il problema su altre zone comunque residenziali, di corsie ciclabili reali, che colleghino le periferie al centro urbano, di spazi in centro dove poter lasciare la propria bicicletta in sicurezza, così come previsto dal PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile). La sensazione, invece, è quella che fino ad oggi si sia proceduto più per ottemperare ad obblighi normativi piuttosto che andare incontro alle esigenze dell’utenza. 🔴 Chiediamo al Commissario di annullare le deliberazioni della Giunta Comunale n. 122 del 02/04/2021 e n. 395 del 04/11/2021 che hanno apportato modifiche alle aree di sosta a pagamento. Abbiamo provveduto a richiedere un incontro al Commissario Prefettizio per discutere di questo e di altre questioni.