Festinante, ‘Anche a Taranto mammografia con contrasto sia a carico della Regione’
Lo chiede all’Asl TA il consigliere comunale Mimmo Festinante
Il Consigliere Cosimo Festinante richiede all’ASL di Taranto che la mammografia con mezzo di contrasto venga inserita tra le prestazioni a carico del servizio sanitario regionale, così la nota stampa: “Apprendiamo dalla stampa regionale che l’ASL di Bari per gli ospedali San Paolo e Di Venere, su un tema fondamentale come quello della prevenzione del carcinoma mammario ha adottato in via sperimentale l’esame della mammografia con mezzo di contrasto a carico del servizio sanitario regionale. Parliamo di carcinoma della mammella che costituisce la patologia tumorale più frequente nelle donne“.
Secondo Festinante: “I dati scientifici dello screening mammografico, oggi in uso, con le proprie limitazioni “tecniche” ha evidenziato che circa il 20% dei tumori mammari non viene diagnosticata dall'esame mammografico e di conseguenza il 10% delle donne viene richiamato per esami aggiuntivi. Diversamente l'introduzione della tecnica di mammografia con mezzo di contrasto ha permesso di superare alcuni dei limiti della mammografia standard, divenendo una comune pratica clinica in molti paesi Europei e negli USA. I benefici di questa metodica consentono una valutazione senologica bilaterale con performance diagnostica paragonabile a quella della risonanza magnetica (RM) mammaria con minore durata dell’indagine, maggiore gradimento da parte delle pazienti ed un costo decisamente inferiore (meno della metà del costo della RM mammaria)”.
Conclude Festinante: “Pertanto da consigliere comunale e convito di ben interpretare lo stato d’animo della stragrande maggioranza delle concittadine, sono qui per avanzare una proposta per impedire che qualcuno possa pensare che ci siano cittadini di serie A e di serie B. Dinanzi a tali evidenze occorre che l’Asl di Taranto faccia un passo in avanti nella diagnosi precoce del carcinoma mammario consentendo che la
mammografia con mezzo di contrasto venga inserita tra le prestazioni a carico del servizio sanitario regionale per i cittadini jonici”.