Sociale: Autismo, anche Taranto fa la sua parte
Un percorso gratuito per le famiglie in difficoltà con le borse di cura ABC
Un aiuto concreto per soggetti affetti da autismo e rispettive famiglie che non hanno i mezzi per ottenere una terapia qualificata. Adesso è possibile, grazie alle donazioni spontanee che il Centro autismo e disabilità correlate “ABC Centro ABA” di Taranto ha deciso di destinare interamente a chi è in difficoltà. Una gara di solidarietà dal valore di oltre 12mila euro che ha coinvolto lo stesso Centro, l’Arciconfraternita del Carmine di Taranto, il Distretto Rotaract 2120 Puglia e Basilicata e un imprenditore del posto.
«Abbiamo ricevuto delle donazioni per la nostra attività- spiega il responsabile del Centro, Simon Izzo- e abbiamo deciso di utilizzarle proprio per avviare questo percorso di sostegno analitico comportamentale ABA a chi non può permetterselo, integrando con nostre risorse. Al momento sono tre i nuclei familiari che potranno beneficiarne gratuitamente, ma l’auspicio è che aderiscano altre realtà imprenditoriali o legate al sociale: in questo modo potremo ampliare la platea di destinatari».
La scelta arriva a un anno esatto dall’inaugurazione del Centro, in piazza Immacolata, considerato un’eccellenza nell’Analisi Comportamentale Applicata. Da qui l’idea delle ‘borse di cura ABC’ con un assegno di 4.100 euro a bambino.
«Spesso i genitori- ha specificato la direttrice clinica del Centro Jessica Dean- in buona fede cercano di contenere i comportamenti problematici del bambino. Ma, senza le adeguate competenze, si rischiano risultati controproducenti».
Le borse di cura, della durata di 12 mesi, rappresenteranno un sostegno in termini economici e formativi. Per i beneficiari, è previsto un programma ABA su misura, per un totale di 60 ore e la formazione di un genitore attraverso seminari, compresenza in sala durante le sedute del proprio bimbo e coaching. In questo modo, acquisendo le competenze tecniche, alla fine dell’anno sarà in grado di continuare in modo autonomo. Oltre alla valutazione iniziale, verrà fornito un aggiornamento del programma a 3, 6 e 12 mesi. La famiglia non è quindi lasciata sola, dal momento che in occasione delle tre valutazioni, l’analista comportamentale fornirà linee guida e indicazioni per la prosecuzione del piano educativo individualizzato. Sarà data la priorità in base al reddito (con certificazione Isee) e alla gravità della diagnosi. È possibile inviare la richiesta entro il 30 aprile 2019 all’indirizzo mail [email protected].
Alla conferenza stampa era inoltre presente l’Arciconfraternita del Carmine. «Il nostro sodalizio- ha detto il priore Antonello Papalia- non si tira indietro di fronte a iniziative che mirano a migliorare la vita del territorio». Il padre spirituale mons. Marco Gerardo: «Occorre considerare l’importanza che per questi bambini riveste il quotidiano, dal fare una passeggiata al ricevere i sacramenti, e hanno quindi bisogno di maggiori attenzioni». Infine, il Rotaract con il rappresentante distrettuale Ciro Di Maio: «La nostra donazione ha incluso tablet e telecamere per consentire ai genitori di vedere i propri figli durante le sessioni». All’incontro con i giornalisti, anche il presidente di Massafra Gianluca Bucolo, di Taranto Niccolò Vozza e di Brindisi Angela Morroi.