Tennis: La palagianese Gisonna pronta per le prequalificazioni di Roma
Il futuro del tennis femminile tarantino è nelle sue mani. Alessandra Gisonna nata a Massafra il 24 agosto 1996, ma residente a Palagiano, la settimana scorsa ha ottenuto il pass per le prequalificazioni degli Internazionali BNL d’Italia in programma a Roma all’inizio di maggio. “Non sapevo che anche la finalista sarebbe andata a Roma – racconta Alessandra -. La sconfitta contro Natasha Piludu nella finale del torneo Open disputatosi al Ct Bari è stata brutta e non solo perché lei è la mia compagna di allenamenti. Il giorno delle finali non stavo bene, avevo un problema al piede e pensavo addirittura di non scendere in campo: però giocavo davanti alla mia gente, i miei genitori, i miei amici, non potevo rinunciare davanti a un pubblico così numeroso, alle telecamere. In una finale ti senti sempre importante. Ero avanti 3-1 e 40-0, da lì in avanti non ho più fatto un game (Piludu si è imposta 6-3 6-0, ndr): la gara è durata quasi due ore, perdere così mi ha fatto stare male ma quando mi hanno detto che avrei partecipato comunque alle prequalificazioni ho cominciato a sentirmi meglio, dopo tre giorni ero serena“. Quest'anno Gisonna ha raccolto i suoi primi 4 punti nel circuito Wta. “Spero di chiudere il 2016 intorno alla 800esima posizione, disputerò tanti 10.000 e qualche 25.000. Punterò a giocare il più possibile, perché purtroppo ho perso molto tempo a causa di un problema al polso sinistro (da fine 2013 a giugno 2015, ndr): ho rischiato di dover abbandonare il tennis, è stato un periodo difficile ma per fortuna si è risolto tutto quanto. Dopo un infortunio del genere quel che conta è riuscire ad allenarsi, poter fare un’ora di tennis senza pause è unico, ti fa sentire felice: figuriamoci disputare tornei". Per il momento l'obiettivo è la prequalificazione al Foro Olimpico. “Non vedo l’ora, spero di dare il massimo e di dimostrare di poter giocare a certi livelli. Sarebbe un sogno superarle, già essere li sarà emozionante. Il mio obiettivo sarà quello di giocarmela senza contrattempi, l’infortunio di Bari si è rivelata una frattura da stress al terzo metatarso e sono dovuta rimanere ferma per venti giorni".