Carrieri: ‘Accensione Altoforno 1 passo indietro per Taranto’
“La recente visita del ministro Urso a Taranto per l’accensione di un secondo Altoforno ha lasciato un sapore amaro. Come tarantini, ci aspettavamo un intervento governativo in occasione dello spegnimento dell’ultimo Altoforno a carbone, non per la continuazione di una produzione industriale ormai anacronistica. È chiaro che le logiche produttive del secolo scorso non sono più sostenibili nell’era attuale”. Lo dichiara in una nota Costanzo Carrieri del Movimento politico-culturale Io C’entro.
”Lo stabilimento ex ILVA di Taranto rappresenta un nodo critico: non è solo insostenibile dal punto di vista ambientale, ma una recente sentenza della Corte di Giustizia dell’UE ha evidenziato che, se l’impianto costituisce un pericolo, deve essere chiuso. Questo scenario, sebbene necessario per la tutela della salute e dell’ambiente, potrebbe provocare pesanti ricadute occupazionali. È qui che il dibattito si complica: sebbene la salvaguardia dei posti di lavoro sia fondamentale, non può essere l’unico fattore determinante nella scelta del futuro della città”, continua Carrieri.
”La decarbonizzazione dell’impianto non deve essere vista come un privilegio per Taranto, ma come una condizione imprescindibile per la prosecuzione della produzione. È necessario che chiunque rilevi lo stabilimento sappia che dovrà impegnarsi in un piano di decarbonizzazione completo, per garantire non solo il mantenimento dei posti di lavoro, ma anche la sicurezza dei cittadini e la protezione dell’ambiente”, prosegue.
”La vertenza dell’ex ILVA non è solo una questione sindacale o industriale, ma coinvolge l’intero futuro di Taranto. L’accordo di programma deve fissare tempi, modalità e investimenti chiari per attuare il cambiamento. Senza queste basi, ogni discorso appare vano, e la città non può più sopportare ulteriori soprusi in nome delle ragioni di Stato. È il momento di avviare una nuova stagione per Taranto, quella della transizione ecologica. Solo così, con impegni concreti e vincolanti, potremo sentirci finalmente tutelati”, conclude Costanzo Carrieri.