Apulia Basket Cup: a Taranto vince il Lazio
Al Palafiom doppio successo, sia al maschile che al femminile. Puglia seconda
Lazio pigliatutto all’Apulia Basket Cup. Vince due volte nella prima edizione del torneo di pallacanestro giovanile che a Taranto, per quattro giorni, ha messo di fronte otto selezioni regionali, quattro maschili dell’annata 2009 ed altrettante femminili delle classi 2009 e 2010. Doppio secondo posto per le rappresentative di Puglia con due successi ed una sconfitta per entrambe. In gara anche Abruzzo e Campania, rispettivamente terze nei quadrangolari femminile e maschile.
È stata in ogni caso festa per tutti al Palafiom, dove i cento partecipanti fra ragazze e ragazzi hanno potuto ripartire al meglio con una manifestazione equilibrata e combattuta, ricevendo anche il saluto del sindaco di Taranto Rinaldo Melucci. «L’Apulia Basket Cup – ha osservato il presidente Fip Puglia Francesco Damiani – è stata il nostro benvenuto alla nuova stagione. Volevamo ricominciare dai giovanissimi per farli giocare e divertire e ci siamo riusciti. Buona la prima, con l’auspicio che questo appuntamento si consolidi negli anni».
Al Lazio sono andati anche i premi per i due migliori giocatori dell’Apulia Basket Cup, assegnati a Valerio Becchetti e Aisha Viola Diagne. Alla fine riconoscimenti e medaglie per tutti, compresi nove giovanissimi arbitri, in una premiazione che ha salutato la presenza, fra gli altri, del consigliere regionale Vincenzo Di Gregorio e dell’assessore comunale allo Sport Gianni Azzaro.
Comincia così nel migliore dei modi l’Apulia Basket Cup, in una città di grande tradizione cestistica come Taranto e in un impianto già sede di importanti eventi giovanili come il Palafiom. «L’Apulia Basket Cup – ha commentato il responsabile tecnico Squadre Nazionali Giovanili femminili FIP Giovanni Lucchesi – si è rivelata un torneo estremamente meritorio. Per lo sforzo organizzativo dei comitati, in primis quello pugliese che ha curato un evento di quattro giorni, e per aver premiato le fasce d’età 2009 e 2010 che erano state fra le più penalizzate dall’emergenza Covid».