Taranto: Melucci, ‘Correggere anomalie e varare in fretta Tecnopolo Mediterraneo’
‘se ben governata, la transizione ecologica è una grande opportunità per tutti’
Il sindaco Rinaldo Melucci ha partecipato all’assemblea assemblea straordinaria del Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro (CNEL), sul tema “Il Tecnopolo del Mediterraneo per lo sviluppo sostenibile – Sua governance e lancio di un programma Paese”. «È molto importante che il Governo ed altri importanti soggetti istituzionali come il CNEL – ha dichiarato il primo cittadino nel suo intervento – si stiano interrogando sulle sorti del Tecnopolo del Mediterraneo per lo Sviluppo Sostenibile, sulla transizione ecologica, economica ed energetica che Taranto ha avviato, sulle aderenze delle politiche europee con questo slancio civico dal basso in termini di mutamento del nostro modello di sviluppo, e di conseguenza della coerenza della missione e dell'organizzazione del nascente Tecnopolo del Mediterraneo con i contenuti del redigendo Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, oltre che con il processo di radicale decarbonizzazione richiesta per lo stabilimento siderurgico ionico. È urgente varare, dunque, questo strumento strategico per il futuro della comunità locale e per l'intero Mezzogiorno, ma nel contempo sarà opportuno che il prossimo tavolo permanente in seno al CIS Taranto voglia sciogliere alcuni nodi relativi alla governance e agli obiettivi del Tecnopolo del Mediterraneo, come voglia ristabilire corrette relazioni con il mondo universitario locale ed il nostro sistema di imprese, entrambi bisognosi di diversificazione, innovazione ed internazionalizzazione. Questo percorso andrebbe peraltro sintetizzato con una serie di efficaci sperimentazioni di cui il territorio da qualche tempo si sta dotando in tema di sostenibilità e, tra gli altri, di legame con la risorsa mare. Sarebbe il caso dell'Innovation Hub dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio e del Comune di Taranto, ovvero ancora del Polo Tecnologico Scientifico Magna Grecia presso l'Università degli Studi Aldo Moro ed il Politecnico di Bari e Taranto. Non appena il Governo ci convocherà per dare corso praticamente ad un cronoprogramma, saremo in condizione di offrire anche ipotesi relative ad una potenziale location, non ultima quella dei Bac di prossima consegna». (CS)