Volley B2/F: DS Oria, Acquaviva ‘Ora continuità in trasferta’
Day after dolce e vincente per la Damiano Spina Oria dopo la gara interna con l’Antoniana Pescara. Una vittoria che il nuovo tecnico, Piero Acquaviva, ha voluto evidenziare nell’analisi a freddo del match. “E’ stato un bel successo, voluto, cercato e meritato. Sicuramente c’è da lavorare, anche perché ci sono stai dei momenti di confusione. Ci siamo fatti prendere dalla foga nel secondo parziale, siamo riusciti a recuperare sul 20 pari e poi abbiamo chiuso a nostro favore il match. Nel terzo siamo partiti bene, poi un po’ rilassati ma, alla fine, abbiamo portato a casa tre punti importanti. Poi dobbiamo considerare che le ragazze hanno vissuto una settimana di cambiamenti, perché ogni tecnico porta qualcosa di suo. Magari inizialmente non stravolge ma un minimo di mano si vede. Come attaccare in maniera differente, nel mio caso. Sono un allenatore che predilige proprio rischiare qualcosa in più in fase propositiva. Oppure leggere in maniera differente la fase di ricezione e difesa. Con l’allenamento verranno affinate queste situazioni, l’importante era cominciare questa avventura con una prova convincente. Abbiamo vinto, siamo contenti noi, il pubblico, la dirigenza: il massimo che potevamo fare l’abbiamo messo sul parquet. Un battesimo migliore non poteva esserci”.
Fino ad ora il campionato della Damiano Spina Oria è stato a corrente alternata: in casa un rendimento da promozione diretta, fuori casa da retrocessione. Troppi alti e bassi che coach Acquaviva ha il dovere di dover equilibrare per trovare l’esatta dimensione della squadra brindisina. “Certo, adesso la continuità fuori casa è importante raggiungerla. Mi rendo conto che 0 su 6 è dato pessimo, mentre 7 su 9 in casa è assolutamente invidiabile. Bisognerà lavorare su questo, iniziando a capire che non possiamo attaccare bene e poi prendere un punto commettendo errori grossolani. Serve correggere per poter offrire una prestazione migliore anche fuori dalle mura amiche, dove sicuramente intervengono fattori come quello di giocare su un campo non tuo o l’ambiente. Però dal punto di vista del gioco dobbiamo salire di livello, ossia trovare il modo di esprimerci come facciamo a Oria. Un aspetto importante sarà la concentrazione”.