Taranto: Massimo Battista, ‘La raccolta differenziata è un flop’
‘Nonostante gli annunci, l'intero territorio comunale non è mai stato coperto’
Quattro anni e mezzo di amministrazione Melucci, oltre 9 milioni di investimenti per il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti differenziati per fare della nostra città il fanalino di coda in Puglia ed in Italia.
Nel 2020, dopo 3 anni di amministrazione Melucci, il comune di Taranto nomina il nuovo cda per Amiu, qualche mese dopo arrivano i nuovi cassonetti “ingegnerizzati” che promettevano una rivoluzione. I nuovi raccoglitori avrebbero dovuto identificare gli utenti e consentire quindi sconti ai contribuenti virtuosi. Ma qualche mese dopo, Amiu disattiva il sistema di riconoscimento con tessera e liberalizza l’accesso ai nuovi cassonetti, rendendoli praticamente identici ai precedenti, con l’aggravante di essere più piccoli e con un sistema di apertura fragile, tanto che la stessa Amiu ne ammette la debolezza, e la successiva fornitura di cassonetti ingegnerizzati si orienta su un modello leggermente diverso. Ma nonostante le promesse, né i primi e né i secondi nuovi cassonetti lavorano come dovrebbero e le promesse che l’utilizzo con tessera sarebbe stato ripristinato in pochi mesi non trovano applicazione, e i tarantini continuano ad utilizzarli esattamente come quelli vecchi. Il risultato è sotto gli occhi di tutti, in ogni quartiere della città.
Al danno però si aggiunge la beffa, non solo chi rispetta le regole non viene premiato, ma tutti i contribuenti tarantini, virtuosi e meno virtuosi, sono stati penalizzati perché, nel corso del 2021 il comune non ha comunicato MENSILMENTE alla Regione la quantità di rifiuti raccolti. Comunicazione obbligatoria in mancanza della quale la regione non eroga un bonus economico (proporzionato alla quantità di rifiuti differenziati raccolti) che avrebbe permesso al comune di ridurre la Tari pagata dai tarantini.
Finalmente il comune di Taranto, guidato da qualche mese dal commissario Cardellicchio ha recentemente comunicato i dati relativi all’anno 2021 - vista la tardività della comunicazione non sarà comunque possibile accedere al bonus - dati che nonostante l’importante investimento, non va oltre un misero 25%, esattamente lo stesso pre cassonetti ingegnerizzati, che pone Taranto ultimo posto tra i capoluoghi di provincia di Puglia e tra gli ultimi comuni italiani.
Lo stesso fallimento si registra nella gestione dei rifiuti ingombranti che invadono ogni angolo della città e per la gestione dei quali sono stati investiti altri soldi pubblici per l’installazione di fototrappole e la gestione della centrale di controllo (alla quale nonostante le numerose richieste da parte della stampa, non è mai stato possibile accedere).
Una corretta gestione dei rifiuti differenziati è innanzitutto un segno di civiltà, oltre che un obbligo verso l’ambiente ed un risparmio per gli utenti. Se volete conoscere la nostra posizione in merito leggete il nostro programma o seguite i nostri dibattiti.
Massimo Battista
Una città per cambiare
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