Coronavirus: Tommasi, ‘Alcuni presidenti non vogliono pagare’
Il presidente Aic: ‘È reale il rischio di chiudere qui la stagione’
Il presidente dell'Associazione Italiana Calciatori, Damiano Tommasi, è stato intervistato da Il Mattino sul tema della ripresa dei campionati. Un tema da affrontare in maniera diversa in base alla categoria: "La decisione finale spetta al Consiglio Federale, se ci saranno le condizioni per riprendere sarà difficile che si opti per una sospensione definitiva dei campionati. Detto questo, la differenza tra A e Lega Pro è che quest'ultima ha 60 squadre di altrettante città, con sensibilità diverse e soprattutto con la prospettiva che, se si ricominciasse, bisognerebbe rimettere in moto 60 territori che rappresentano tutta Italia. Non sarebbe così semplice. In Lega Pro il problema è che ci sono presidenti che vogliono fermarsi per chiudere i conti adesso e non pagare chi deve essere pagato, cercando di avere dal sistema le risorse per coprire eventuali perdite legate al momento che viviamo. Se fosse così, sarebbe deprimente che fosse questo l'obiettivo primario, e non la tutela della salute o la chiusura dei campionati in modo che fosse il campo a stabilire i verdetti sportivi".
RISCHIAMO DI CHIUDERE QUI Il presidente dell'AIC, Damiano Tommasi, a Radio 2 Social Club ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: "Viviamo in una società dove l'informazione calcistica deve vivere giorno dopo giorno e quindi si devono riempire le pagine parlando della speranza di tornare in campo. Ora tutti si limitano a dire che non si riprenderà prima di una certa data - riporta TMW -, anche perché il calcio è a valle di tante attività che dovranno riprendere il prima possibile. Decidere a tavolino è rischioso per i potenziali ricorsi. L'obiettivo è quello di finire i campionati in campo, è il modo migliore per tutte le categorie. Il rischio reale però è quello di dover chiudere qui ma bisognerà fare i conti con le serie minori, con società che rischiano di non iscriversi ai prossimi campionati e giocatori che rischiano il posto di lavoro"