TENNIS: Wuhan, Vinci piegata da Venus in semifinale in due ore e mezza

La tarantina rimonta dall'1-4 al 3° set, poi spreca un match point sul 6-5

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02.10.2015 12:06

La seconda Williams nel giro di tre settimane non si batte. Nonostante un match-point a favore. E' finita in semifinale la corsa di Roberta Vinci al "2015 Dongfeng Motor Wuhan Open", torneo Wta Premier 5 dotato di un montepremi di 2.513.000 di dollari in corso sui campi in cemento della metropoli asiatica. La 32enne tarantina, numero 18 Wta e 15esima testa di serie, alla sua prima semifinale Premier 5 della carriera, ha ceduto per 5-7, 6-2, 7-6 (4), dopo una battaglia di quasi due ore e tre quarti, Venus Williams, numero 24 del ranking mondiale. L'azzurra ha fallito un match-point nel dodicesimo gioco del terzo set.

IL MATCH. Che partita! Questa volta Roberta parte male, un po' com'era successo contro la Kvitova. Va sotto 3-0 e 0-30 (subisce il break al secondo gioco) ma poi, dopo aver fallito la chance nel terzo gioco nel quinto ottiene il contro-break con un passante in lungo linea chirurgico e poco dopo è 3 pari. Sulle ali dell'entusiasmo l'azzurra strappa ancora la battuta a Venus giocando un grande game di risposta (4-3). La Vinci allunga fino al 5-3 ma poi gioca un pessimo decimo game, soprattutto con il diritto, e rimette in corsa la sua avversaria: 5 pari. Roberta non si scompone, strappa ancora la battuta all'americana e va a servire ancora una volta per il set: fallisce i primi due set-point, annulla una chance per il tie-break e poi con una prima robusta archivia il primo parziale per 7-5 (primo set vinto in carriera dall'azzurra contro Venus).

Anche in avvio di seconda frazione la Williams parte meglio: 3-1 grazie ad un break al quarto gioco. Questa volta però "Venere" non si distrae, migliora sensibilmente le percentuali al servizio e vola sul 5-1 strappando ancora la battuta alla pugliese nel sesto gioco. Nel settimo gioco Roberta toglie il servizio all'avversaria ma nel game successivo è nuovamente la battuta a tradirla. Ed il set se ne va (6-2). Divertente lo scambio di battute con coach Cinà al cambio di campo: "Continua a fare il tuo gioco ... lei è più vecchia di te", "Sì ma è alta sette metri e mezzo ...", risponde Roberta.

Venus continua a spingere anche nel set decisivo: 2-0 grazie ad break al secondo gioco. Nel game successivo Roberta può rientrare e ne approfitta alla seconda opportunità. La pugliese però non riesce a concretizzare la rimonta e la Williams allunga sul 3-1. L'americana sembra avere poche energie ( le due ore e 40 del match dei quarti con la Konta cominciano a farsi sentire) ma tiene duro e non molla: 5-2, anche se al cambio di campo accusa un risentimento alla coscia sinistra. Non chiama il medical time-out e soprattutto, a differenza della sorella Serena, non sottolinea l'infortunio.

Nel nono gioco Roberta si procura tre palle-break di fila per rientrare ma Venus si salva, ne arriva una quarta ma l'americana la cancella con una prima a 195 chilometri orari. La quinta però è quella buona e Roberta si avvicina (5-4) e poco dopo c'è il riaggancio (5-5). La pugliese non si ferma più: strappa ancora la battuta all'americana e nel game successivo arriva al match-point ma "Venere" non si arrende e si rifugia nel tie-break.

Il livello del match sale ancora, tutti punti spettacolari. Lo vince Venus per 7 punti a 4. Freddissima la stretta di mano tra le due, con Roberta seccata per le perdite di tempo - decisamente eccessive - della Williams negli ultimi punti. "Lei ha avuto un match-point ed ha giocato davvero benissimo. Sono stata molto fortunata a riuscire a vincere", ha ammesso con sportività "Venere". "Sì, se avessi potuto avrei scambiato questa vittoria con Serena".

 E sabato dall'altra parte della rete, nella sua 77esima finale della carriera (46 i trofei già conquistati), Venus troverà la spagnola Garbine Muguruza, numero 8 Wta e quinta testa di serie, che nell'altra semifinale si è imposta per 64 76(5), in due ore e sette minuti di gioco, sulla tedesca Angelique Kerber, numero 13 Wta e sesta testa di serie. Anche in questo caso finale di partita un po' polemico: Garbine, che aveva fallito un match-point nel dodicesimo gioco, sul 3 pari del tie-break ha richiesto un medical time-out per un problema alla caviglia. Dopo una mezza eternità il gioco è ripreso ed una Muguruza sull'orlo delle lacrime ha chiuso in proprio favore l'incontro con una Kerber visibilmente e giustamente infastidita. Per la spagnola, che non vinceva due partite di fila dall'ultimo torneo di Wimbledon (dove è stata finalista a sorpresa), si tratta della quarta finale in carriera (un solo titolo vinto fin'ora). Nel bilancio dei confronti diretti la Williams è avanti 2-0. Resta da vedere chi tra Venus e Garbine recupererà meglio dai problemi fisici. 


(www.federtennis.it)

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