La missione di Giove: ‘Il Taranto al centro di tutto’

TARANTO
Dante Sebastio
24.10.2017 23:57

Massimo Giove - Foto Studio Renato Ingenito

- Massimo Giove, il suo telefono bolle.

”Da quando è venuta fuori la notizia, non ho avuto un attimo di pace. Sono stato contattato da decine e decine di persone tra vecchi “amici di calcio”, giornalisti e tifosi: devo ammettere che mi ha fatto molto piacere, anche se è quasi mezzanotte e sono ancora qui a parlare con lei...”.

- Possiamo chiamarla presidente?

”Ancora no. Con Tonio ed Elisabetta, cui mi lega una vecchia amicizia, abbiamo un accordo che andremo a ratificare da un notaio tra venerdì e sabato. Colgo l’occasione per ringraziali perché si sono messi a completa disposizione agevolando il passaggio delle quote”.

- Ha un messaggio per i tifosi?

”Sono già stato presidente del Taranto e so cosa vuol dire. Ci sono tanti onori, ma anche oneri. Non prometto nulla, ma la mia missione è quella di riportare il calcio al centro di tutto. Negli ultimi tempi la piazza ha vissuto soprattutto di veleni e pettegolezzi, penso sia arrivato il momento di mettere un punto e ripartire. Rispetto a 17 anni fa, il calcio è cambiato tanto: oggi non puoi più permetterti di improvvisare, ma devi essere custode di un progetto che fonda le proprie radici su due capisaldi: serietà e programmazione”.

- Come pensa di riuscire a riportare la gente allo stadio?

”Ai miei tempi, lo Iacovone era una bolgia ogni domenica. Eravamo in C e lottavamo per obiettivi come la C1 e la B. Oggi siamo in D, ma basta poco per accendere l’entusiasmo dei tarantini. Ripeto, il mio obiettivo primario è quello di fare in modo che a Taranto si torni a parlare solo di calcio giocato, di moduli, di tattica. Ho contattato alcuni esponenti della Fondazione Taras e voglio incontrare anche i rappresentanti della Curva Nord perché dobbiamo ricompattare l’ambiente”.

- Con Giove presidente dobbiamo aspettarci cambiamenti nei quadri dirigenziali e tecnici?

”La rosa ha una buona base, bisogna comunque puntellarla in ogni reparto. Michele Cazzarò sta svolgendo un ottimo lavoro, la squadra è in ripresa, non vedo perché si debba cambiare. Con Volume mi vedrò nei prossimi giorni, ma credo che sul mercato abbia operato bene. Sono arrivati calciatori di rilievo e con un curriculum importante, come Manuel Pera per esempio: nessuno poteva immaginare che dopo 7 giornate avesse solo un gol all’attivo, ma ha i numeri e dovremo fare il possibile per recuperarlo. È una risorsa. In condizioni normali e in un clima più disteso e sereno tutti potranno rendere di più e meglio. Di questo ne sono convinto...”.

- Molti la ricordano come il presidente dell’epoca Pieroni e del fallimento.

”Ma è un falso storico: quando il Taranto è fallito, nel 2004, ero solo uno dei soci di minoranza non il presidente. Con Pieroni, almeno all’inizio, i risultati sono arrivati, poi tutto è precipitato...”.

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