Taranto, il presepe vivente tra i vicoli della città vecchia, ma

Cultura, musica e spettacolo
21.12.2023 13:12

Il Presepe Vivente nella Città Vecchia di Taranto, uno scenario naturale suggestivo e unico, che si presta con le sue viuzze, postierle, slarghi e le particolari prospettive a ospitare la rievocazione storica della Natività. Il centro storico, un habitat urbano che si fa teatro e rende attori inconsapevoli gli stessi visitatori che sabato 23 dicembre e venerdì 5 gennaio, cammineranno tra i luoghi della messa in scena della sacra rappresentazione, erede della tradizione inaugurata nel 1986 dalla Pro Loco di Crispiano, con il famoso Presepe Vivente nel Vallone.

Uno sforzo non da poco, perché gli organizzatori (Taranto Gran Tour, Archita Festival, con il contributo tecnico della Pro Loco Crispiano) metteranno in scena un presepe vivente con 50 figuranti e coinvolgeranno l’area che ruota attorno a Via Cava (vico Ospizio, Arco San Domenico, Salita San Martino e altri spazi) in sostanza una zona  cerniera tra la parte alta e quella  bassa dell’Isola, con l’obiettivo di “accorciare le distanze“ tra le due zone separate fisicamente, e non solo, dal salto di quota che caratterizza il centro storico.

“Una scelta non facile - spiega Fabrizio Iurlano di Taranto Gran Tour - avremmo potuto scegliere una soluzione più comoda e fermarci in via Duomo e zone attigue, ma abbiamo voluto dare un senso speciale al  Presepe Vivente in Città Vecchia che è una risposta alla nostra idea di rigenerazione sociale e culturale del centro storico. Coinvolgeremo gli abitanti, alcuni di loro saranno i figuranti che animeranno le postazioni del presepe. In questa grossa ed impegnativa operazione, i soli a darci una mano saranno le associazioni culturali, i commercianti e Confcommercio con la quale, come è noto, lavoriamo animati da una visione comune di valorizzazione e promozione della bellezza e della cultura dell’enorme patrimonio di storia, cultura e tradizioni della Città Vecchia. Abbiamo partecipato a un bando pubblico comunale sulle iniziative culturali, ma ne attendiamo gli esiti, anche se siamo ormai a ridosso del periodo natalizio. Preme ricordare che da Luglio a oggi il Taranto Grand Tour non si è mai fermato e dal mese di ottobre la programmazione rientra nel Fondo Speciale Cultura della Regione Puglia, che ha inteso riconoscere gli sforzi che stiamo affrontando. Una cosa è certa, auspichiamo che l’Amministrazione Comunale possa sposare in modo convinto e concreto il Taranto Grand Tour, quantomeno per come è stato capace di accendere i riflettori sulla Città Vecchia, di farla pulsare per mesi, darle dignità, restituire valore storico e sociale. Magari deciderà di riconoscere il servizio pubblico svolto da noi privati per contribuire alla valorizzazione e promozione della città vecchia, e, chissà, riusciremo anche ad avere un incontro programmatico direttamente con il Sindaco, finora richiesto ma mai avvenuto”.

Claudia Lacitignola, presidente della delegazione Confcommercio Città Vecchia, a tal proposito afferma: “I nostri Amministratori continuano a brillare per la inadeguatezza di risposte alle nostre richieste: sicurezza, controlli, decoro. I problemi, infinite volte denunciati ai tavoli istituzionali, negli incontri ufficiosi, attraverso la stampa e non so più quale altro mezzo, perché le abbiamo tentate tutte, sono gli stessi, e francamente siamo conviti che questa Amministrazione, a prescindere dai cambi di casacca, non siano in grado di risolverli. Quanto al Natale e al Presepe Vivente, che stiamo finanziando con gli sforzi di noi commercianti, mi domando perché nella nostra città non ci sia la capacità di distinguere il valore sociale, culturale ed economico delle manifestazioni che possono contribuire a richiamare gente e turisti da fuori. Sono mesi ormai che andiamo avanti con iniziative ed attività di accoglienza turistica che tramite le visite guidate, la apertura dei siti e luoghi di interesse, e le diverse attività di animazione, hanno fatto ritornare in Città Vecchia gli stessi Tarantini ed accolto tanti visitatori da fuori. Ci saremmo aspettati che - conclude la referente di Confcommercio - l’Amministrazione  comunale ci avesse chiamati per chiederci ‘cosa vi serve, come possiamo rendere strutturale e continuato questo servizio? La città è psicologicamente spenta, le attività del commercio soffrono, gli imprenditori sono in difficoltà, ma l’Amministrazione comunale resta lontana“.

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