Da sx: Dipino, Francescangeli e Spera
Da sx: Dipino, Francescangeli e Spera

Nuovo rinvio per l’incontro al Ministero del Lavoro sul rinnovo della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS) per Acciaierie d’Italia, in scadenza oggi. La trattativa tra sindacati e azienda si è arenata sulla mancata convocazione di un tavolo politico a Palazzo Chigi, ritenuto indispensabile per chiarire le dinamiche legate alla vertenza ex Ilva e alle trattative per la cessione del gruppo siderurgico.

Daniele Francescangeli, vicesegretario nazionale UGL Metalmeccanici, e Alessandro Dipino, segretario provinciale UGLM Taranto, hanno sottolineato l’importanza di un confronto istituzionale per ottenere garanzie su diversi aspetti cruciali: il futuro occupazionale dei lavoratori in Amministrazione Straordinaria, la tutela delle aziende dell’indotto e la continuità produttiva dello stabilimento.

Nel corso dell’incontro, l’azienda ha confermato la disponibilità a ridurre il numero di lavoratori coinvolti nella CIGS, mantenendo l’integrazione salariale al 70% e avviando un percorso formativo per i dipendenti in cassa integrazione. Tuttavia, restano in sospeso questioni rilevanti, come l’assenza di strumenti di welfare previsti nel precedente accordo del 26 luglio 2024, su cui i sindacati sperano di trovare una soluzione condivisa.

Il tavolo è stato aggiornato al 4 marzo, ma per i rappresentanti UGLM la convocazione di un incontro a Palazzo Chigi è imprescindibile per ottenere chiarezza sulle prospettive dell’ex Ilva e sulle reali intenzioni dei potenziali acquirenti. “Senza risposte concrete – concludono Francescangeli e Dipino – sarà difficile raggiungere un accordo che tuteli realmente i lavoratori e il futuro del siderurgico tarantino”.