È ripresa la preparazione della Comes Taranto in vista della gara contro Cuore Reggio Calabria che sarà la prima di 6 finali in vista del finale di stagione. Rossoblù sempre a -1 dalla zona playoff che adesso dovrà essere non più un punto di arrivo parziale, ossia a stagione in corso, ma totale, tradotto la possibilità di giocare per salire in B1 dalla porta di servizio. Ecco che la forza da parte delle ioniche dovrà venire da parte di tutte, comprese le ragazze di maggior esperienza come Mimma Ventruti: una prima parte di stagione da protagoniste, ora un ruolo differente, di supporto ma anche "di lavoro duro per mettere in difficoltà il coach. Sicuramente sto giocando meno in questo momento l'importante è aiutare la squadra sotto ogni profilo. Dalla panchina, quando sto fuori, incitandole. Durante gli allenamenti, giocando al massimo per poter giocarmi le chances di entrare in campo e dare il mio aiuto alla squadra. Sicuramente stiamo bene, l'aumento della competizione ci permette di poterci esprimere ancor meglio anche durante la preparazione ai match, visto che l'organico è andato a completarsi in queste settimane, dopo tanta tribolazione".

Reggio Calabria è la prima di 6 finali perché, oggettivamente, non può che considerarsi altrimenti questo momento del campionato. "Non solo - sottolinea Ventruti - avremo gare tutte impegnative, sia noi sia però tutte le concorrenti. Ci sono squadre che sono alla ricerca dei punti per il raggiungimento dei propri obbiettivi ed essendo questa una 'classifica mobile', ossia aperta a qualsiasi finale, dobbiamo essere bravi a non mollare e dimostrare che la gara contro Giavì Pedara non è un caso. Aver vinto di forza per 3-0, dimostrando che possiamo far nostra l'intera posta in palio contro formazioni di metà classifica, è una giusta iniezione di fiducia per le gare che ci saranno da qui sino alla fine, sapendo che dovremo impegnarci al top contro le formazioni d'alta classifica. Siamo tutte fiduciose e vogliamo fortemente raggiungere questi playoff promozione".

Nella foto: Mimma Ventruti (a destra) a colloquio con Colarusso