Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in maniera efficiente e a svolgere determinate funzioni. Troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie sotto ogni categoria di consensi sottostanti. I cookie categorizzatati come “Necessari” vengono memorizzati sul tuo browser in quanto essenziali per consentire le funzionalità di base del sito.... 

Sempre attivi

I cookie necessari sono fondamentali per le funzioni di base del sito Web e il sito Web non funzionerà nel modo previsto senza di essi. Questi cookie non memorizzano dati identificativi personali.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie funzionali aiutano a svolgere determinate funzionalità come la condivisione del contenuto del sito Web su piattaforme di social media, la raccolta di feedback e altre funzionalità di terze parti.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie analitici vengono utilizzati per comprendere come i visitatori interagiscono con il sito Web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche di numero di visitatori, frequenza di rimbalzo, fonte di traffico, ecc.

I cookie per le prestazioni vengono utilizzati per comprendere e analizzare gli indici di prestazione chiave del sito Web che aiutano a fornire ai visitatori un'esperienza utente migliore.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie pubblicitari vengono utilizzati per fornire ai visitatori annunci pubblicitari personalizzati in base alle pagine visitate in precedenza e per analizzare l'efficacia della campagna pubblicitaria.

Nessun cookie da visualizzare.

Gennaro Sicolo

Granaio Italia, nuovo rinvio? Cia Puglia: “Governo non prenda in giro agricoltori”

Se il Governo rinvierà ancora l’attivazione di Granaio Italia e del registro telematico per il monitoraggio del grano, significherà prendere in giro i cerealicoltori e i consumatori italiani. È questa la dura denuncia di Gennaro Sicolo, presidente di CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani, contro l’emendamento al Milleproroghe presentato dai deputati De Carlo e Lisei (Fratelli d’Italia), che posticipa l’obbligo di registrazione dei cereali al 1° gennaio 2026.

Il registro, pensato per garantire trasparenza sulla provenienza del grano italiano e importato, avrebbe dovuto entrare in piena operatività il 1° marzo 2025, come promesso dal ministro Lollobrigida dopo una fase sperimentale avviata lo scorso anno. Ma il nuovo slittamento viene visto da CIA come un colpo mortale alla cerealicoltura italiana, già in crisi per il crollo dei prezzi e l’aumento dei costi di produzione.

“La scritta ‘sovranità alimentare’ sulla targa del Masaf diventa tragicomica se si continua a rinviare un sistema di controllo serio e certificato”, accusa Sicolo, ricordando la battaglia portata avanti da CIA per l’attuazione di Granaio Italia. Una mobilitazione che ha raccolto oltre 75mila firme e il sostegno di ANCI Puglia e 45 comuni della regione, a tutela della filiera del grano e del diritto dei consumatori a un’informazione trasparente.

Il crollo del prezzo del grano duro italiano è evidente: dai 562 euro alla tonnellata del giugno 2022 si è passati agli attuali 332-337 euro (quotazione del 29 gennaio 2025), mentre i costi di produzione sono schizzati oltre i 1300 euro per ettaro. “Basta assecondare i poteri forti che puntano sulle importazioni: si attivino subito Granaio Italia e il registro telematico, senza ulteriori scuse”, conclude Sicolo.

About Author