Taranto, la CAA debutta all’Istituto Galileo Galilei con La Casa di Sofia

A Taranto ha preso il via un importante progetto dedicato all’inclusione scolastica attraverso la Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA). L’iniziativa, denominata “CAA Innovazione Sociale: Io voglio io posso”, è stata presentata nei giorni scorsi durante un open day presso l’Istituto Comprensivo statale Galileo Galilei, che ospiterà le attività rivolte a oltre 150 alunni.
Il progetto rientra nell’ambito di BES-T Community in Best Practice, un programma selezionato da Con i Bambini per il contrasto della povertà educativa minorile. Le attività saranno realizzate da La Casa di Sofia, partner del progetto, che si occuperà di introdurre la CAA nelle classi coinvolte.
Un percorso di formazione e sperimentazione
Durante l’Open Day, gli studenti hanno partecipato a incontri interattivi nei diversi plessi scolastici, guidati da esperti de La Casa di Sofia. Attraverso il gioco, la narrazione e l’animazione, i bambini hanno iniziato a familiarizzare con simboli e strumenti della CAA, una metodologia che facilita la comunicazione per persone con difficoltà espressive.
L’intervento si sviluppa su più livelli:
- Formazione per i docenti, sia curricolari che di sostegno, con focus su principi, applicazioni e strumenti della CAA.
- Sperimentazione pratica, con l’adattamento degli spazi scolastici e l’introduzione di materiali personalizzati.
- Coinvolgimento delle famiglie, per favorire un’educazione inclusiva anche al di fuori della scuola.
- Creazione di materiali in CAA per migliorare l’accessibilità in musei e luoghi culturali.
Il progetto accompagnerà studenti e insegnanti fino al termine dell’anno scolastico, con un supporto costante da parte di esperti del settore.
L’impegno dell’Istituto Galilei per l’inclusione
La Dirigente Scolastica Antonietta Iossa ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa:
«Ringrazio La Casa di Sofia per aver realizzato questo open day sulla Comunicazione Aumentativa Alternativa, un prezioso strumento per favorire l’inclusione e l’accessibilità culturale. Il nostro istituto accoglie con entusiasmo progetti come BES-T Community in Best Practice, che arricchiscono l’offerta formativa e migliorano i percorsi didattici».
La Casa di Sofia: un modello di inclusione sociale
La Casa di Sofia è un’associazione di promozione sociale nata dall’esperienza di due genitori di bambini con gravi disabilità. La sua missione è migliorare la qualità della vita dei bambini con malattie invalidanti, promuovendo terapie ricreative, attività ludico-educative e formazione.
Tra i progetti già realizzati vi sono:
- Multicentrum con attività di circo, danza e teatro.
- Scuola calcio inclusiva "Super Team TEAM", che dal 2024 fa parte della FIGC.
- Formazione sulla CAA e supporto alle famiglie.
L’associazione punta anche a sviluppare un turismo accessibile, creando spazi inclusivi per bambini con esigenze speciali e promuovendo l’arte e il gioco come strumenti terapeutici.
BES-T Community in Best Practice: un progetto di ampio respiro
Il progetto BES-T Community in Best Practice si estenderà su tre anni e coinvolgerà diversi partner istituzionali e del terzo settore. Tra gli enti partecipanti figurano:
- Provincia di Taranto e Comune di Taranto
- ASL Taranto, IISS Archimede, IC Vico De Carolis
- Centro Servizi per il Volontariato della Provincia di Taranto Ets
- Jonian Dolphin Conservation Ets, Autisticamente Aps, Enjoy your Dive
- Associazione Pugliese per la Retinite Pigmentosa, La Coda di Ulisse Impresa Sociale, Learning Cities Impresa Sociale e ASVAPP
Il progetto è coordinato dalla Cooperativa sociale LOGOS, con la responsabilità di Lucia Lazzaro, e mira a creare un modello innovativo di inclusione sociale, valorizzando il rapporto tra minori e ambiente e coinvolgendo le imprese culturali e creative del territorio.
Con il supporto di Con i Bambini, il progetto intende abbattere le barriere educative e culturali, offrendo a bambini e ragazzi strumenti concreti per una crescita inclusiva e partecipata.