I non pendolari di Basilicata: ‘Aiutateci, non si vuol rettificare una notizia sbagliata’
‘Vogliamo denunciare pubblicamente questo comportamento perché lede gli interessi del nostro comitato e il diritto dei cittadini a essere informati correttamente’
In data 24 ottobre veniamo a conoscenza quasi per caso, di un articolo apparso su una nota agenzia di stampa nazionale, dove vengono attribuite al nostro comitato dichiarazioni (questione Freccia Rossa) che nessun membro ha mai rilasciato. Il lunedi successivo (27 ottobre) facciamo partire tramite il nostro indirizzo di posta elettronica, delle richieste di rettifica (o cancellazione) indirizzate sia all'agenzia giornalistica che a un portale online che aveva condiviso la notizia ampliandone i contenuti. Dopo 48 ore dall'invio delle email, non avendo ricevuto alcun tipo di risposta, decidiamo di contattare telefonicamente sia la redazione nazionale che pugliese dell'agenzia. Dalla redazione di Bari ci veniva comunicato che l'articolo apparso in data 25/10/2019 alle ore 19.03, dal titolo: "Trasporti: stop Freccia rossa, comitato contesta assessore Puglia", era stato inviato a nome e per conto del nostro comitato (I non pendolari di Basilicata), dal signor Ludovico Vico (Ex deputato Pd), soggetto a noi sconosciuto. Da allora nonostante le ripetute telefonate ed email di sollecito (in cui ci rispondevano pure in malo modo, chiudendoci finanche il telefono in faccia) nulla è cambiato; mai nessuna rettifica è stata apportata, anzi, nel caso del portale la richiesta veniva addirittura respinta.
Il giornalista rispetta il diritto inviolabile del cittadino alla rettifica delle notizie inesatte o ritenute ingiustamente lesive. Rettifica quindi con tempestività e appropriato rilievo, anche in assenza di specifica richiesta, le informazioni che dopo la loro diffusione si siano rivelate inesatte o errate, soprattutto quando l’errore possa ledere o danneggiare singole persone, enti, categorie, associazioni o comunità. Così recita la Carta dei doveri del giornalista. Inoltre, il diritto alla rettifica è tutelato anche dalla legge. I non pendolari di Basilicata hanno chiesto all'agenzia giornalistica e al giornale online una rettifica in tre distinte occasioni: il 27 ottobre 2019, il 28 ottobre, e il 26 novembre 2019 (a firma del nostro portavoce Davide Mecca). In nessuno di questi casi la rettifica è stata pubblicata. Vogliamo denunciare pubblicamente questo tipo di comportamento perché, come scritto nella stessa nota di rettifica, esso lede non tanto e non solo degli interessi del nostro comitato, quanto il diritto dei cittadini ad essere informati e, forse ancor di più, tutte e tutti quei giornalisti che, “tanto a Taranto come nel resto d’Italia, svolgono con passione, onestà e dedizione un imprescindibile lavoro a tutela delle libertà democratiche”.