Taranto: 18 maggio, negozi di vicinato tutti aperti
Il countdown è iniziato. Lunedì 18 maggio le città torneranno ad accendersi con le luci delle vetrine e delle insegne dei negozi nuovamente aperti al pubblico. Le vie del capoluogo e dei centri della provincia tarantina, ferme a quel 9 marzo quando Confcommercio Taranto, anticipando il Governo stesso, decise di spegnere le luci delle attività commerciali, torneranno finalmente ad animarsi di gente e a inventarsi i termini di una nuova convivenza possibile con il Covid19, questa volta però a condizioni diverse. Oltre 70 giorni di fermo: c’è molta attesa e fors’anche un po’ di emozione. I negozi di vicinato riprendono la loro storia fatta di quotidianità dove l’avevano lasciata, e la gente sembra proprio che non aspetti altro. In molti tra i cittadini hanno sofferto per il senso di desolazione delle città e hanno potuto rendersi conto del valore sociale del commercio tradizionale, garantito dal negozio sotto casa. Si respira un’aria speciale nelle strade del commercio. Dietro le serrande a metà dei negozi, si intravede gente indaffarata a pulire, riordinare, organizzare la esposizione della merce, a posizionare i cartelli per la clientela con le indicazioni di sicurezza. Gli uni accanto agli altri, collaboratori e titolari, impegnati a studiare il percorso migliore per operare in serenità per la sicurezza della clientela e dei lavoratori. Ovviamente c’è anche timore e ansia dettata dall'inesperienza, sapendo di dover gestire la vendita in modo del tutto nuovo. Entreranno i clienti, come farò a far capire che la mia attività è sanificata? Come far sentire sicura la mia clientela? Sono alcune delle domande che i più si pongono. Confcommercio in questo lungo periodo di lockdown ha informato i propri associati attraverso web-call con esperti e consulenti, le newsletter dedicate e lo scrupoloso lavoro fatto dai presidenti di categoria e delle delegazioni che, attraverso i social, hanno tenuto un filo diretto con i propri associati. Il via libera all’apertura di lunedì prossimo giunge dopo la delusione subita a fine aprile, per il ‘NO’ del 4 maggio scorso, dai commercianti, in primo luogo del settore moda e tessile, conviti di poter anticipare rispetto ad altri la riapertura. Due ulteriori settimane di blocco della attività hanno fatto svanire la speranza di poter recuperare qualche vendita primaverile, le temperature di questi giorni ci proiettano ormai verso l’estate. E’ invece una novità l'anticipazione al 18 dei pubblici esercizi (bar e ristoranti), sinora autorizzati esclusivamente all’attività di take away e consegna a domicilio, e per i quali la apertura era programmata per giugno. Anche loro potranno accogliere la propria clientela seguendo naturalmente le regole del distanziamento e contingentamento. Sarà una grande prova generale per tutti, a prescindere dalla tipologia di attività. A dettare i comportamenti, più che le regole, dovrà essere il buon senso e la responsabilità di ogni cittadino. Aprire tutto, parrucchieri e centri di estetica compreso, può effettivamente essere un rischio e qualche attività resterà ancora chiusa per timore o perché non si è ancora attrezzata e non ha effettuato le operazioni necessarie per riaprire al pubblico. Lo ha anche detto il presidente Emiliano, in collegamento su Rai1 a Storie italiane: "Non è facile. A dirlo sembra semplice, a farlo garantisco che non lo è, perché c'è chi vuole lavorare non potendo contare più su uno stipendio e c’è chi uno stipendio ce l’ha e probabilmente in questo momento vorrebbe maggiore prudenza, perché tutto sommato non rischia nulla. Insomma queste scelte che sembrano banali, sono dei drammi che non fanno dormire la notte". E non dormono la notte neanche gli operatori che dopo due mesi e mezzi di blocco della attività non possono assolutamente consentirsi di prorogare la chiusura. Gli impegni incalzano e la liquidità è pari a zero. Verranno tempi durissimi e si tornerà a parlare di banche, tasse e tratte da pagare. Intanto si spera negli aiuti del nuovo DPCM. Lunedì 18 però, sarà un giornata speciale, la giornata degli incontri e dei saluti con i colleghi di marciapiede e con la clientela, una giornata all’insegna della quella socializzazione che è stata tanto a lungo negata e desiderata. Sarà un po’ come rivivere il primo giorno di scuola, quando il cuore batte sperando di ritrovare ciò che si è lasciato e possibilmente di scoprire delle belle novità.