Tennis: Vinci, "Sotto 1-3 al terzo set non mi sono scoraggiata"
L’avevamo lasciata a Parigi stanca e delusa dopo la sconfitta al primo turno contro Kateryna Bondarenko. Un ko che faceva il paio con la brutta prova a Roma dove era stata battuta dalla britannica Konta. Sembrava aver smarrito voglia e motivazioni. Ora a Wimbledon sembra un’altra.
Roberta Vinci annuisce ad Angelo mancuso, inviatoo della Fit per il sito internet Federtennis: “A Parigi non ne potevo più, ero stremata, in riserva. Avevo dato tanto nei primi mesi dell’anno per entrare finalmente tra le prime dieci del ranking e per restarci consolidando la mia posizione. Non è facile giocare tutte le settimane, non siamo macchine… Dopo Parigi ho staccato la spina pensando a tutto tranne che al tennis. Mare, beach tennis, un po’ di vacanza… Avevo bisogno di rigenerarmi, di riposare, di ripartire. Sono rientrata a Eastbourne la scorsa settimana e ho perso con la Makarova, ma non ho giocato poi così male”.
A Wimbledon l’esordio le ha riservato la statunitense Alison Riske, un paio di volte al terzo turno sull’erba londinese. “Non era un match semplice e lo sapevo, perché la mia avversaria sui prati gioca bene - sottolinea la 33enne tarantina - fino al 6-2, 4-2 ero in pieno controllo. Poi ho gestito male quel game sul 4-2 commettendo troppi errori e sono calata. Le ho concesso troppo campo e si è complicato tutto”.
Se lo chiamano lo sport del diavolo ci dovrà pur essere un motivo. Capita di smarrirsi quando tutto sembra facile e scontato e di riprendersi quando davanti c’è una montagna da scalare e tutto ormai sembra perduto. C’è voluto l’orgoglio e l’esperienza della campionessa ferita per riacciuffare un match prima quasi vinto e poi quasi regalato. “Nel terzo set sotto 3-1 non mi sono scoraggiata, sono stata più lucida ed aggressiva e ho rimontato pensando a un punto dopo l’altro”, spiega Roberta, che tra le italiane ha il gioco più “erbivoro” ed è stata capace di arrivare agli ottavi nel 2012 e nel 2013. E’ anche l’unica ad aver vinto un titolo sui prati nel 2011 a Rosmalen. “Ora però devo cercare di trovare continuità nel mio tennis, non posso andare in altalena…”, aggiunge.
Intanto si è regalata un secondo turno non male contro la lucky loser cinese Ying-Ying Duan, numero 123 del mondo, e da sesta testa di serie nel complesso ha un discreto tabellone. E’ posizionata nella parte alta del tabellone, con possibile incrocio negli ottavi con la svizzera Timea Bacsinszky (11esima favorita) ed un’eventuale sfida nei quarti con Serena Williams. Ripensando alla magica impresa di New York…