Stallo sul documento strategico del commercio a Taranto
Il Documento Strategico del Commercio del Comune di Taranto incontra ostacoli, nonostante due anni di confronto serrato portato avanti da Confcommercio con metodo e attenzione ai contenuti. Questo strumento è essenziale per la programmazione delle politiche pubbliche del commercio locale.
Recentemente, in Consiglio comunale, il Presidente della Commissione Attività Produttive ha presentato un emendamento a sorpresa che esclude dalle nuove normative coloro che hanno presentato istanza prima dell'approvazione del Documento Strategico.
"Non ci saremmo mai aspettati – commenta Giuseppe Spadafino, vice presidente vicario di Confcommercio – che dopo ore di discussione e analisi, il Documento potesse arrivare in Consiglio privo di un passaggio fondamentale per le aperture delle medie strutture di vendita, e arricchito di un emendamento mai discusso riguardante le istanze precedenti all’approvazione del DSC. Ci sentiamo raggirati, e consideriamo quanto accaduto un atto di scorrettezza istituzionale."
Spadafino sottolinea che il problema è di forma, metodo e sostanza: è in discussione il rapporto istituzionale, è mancato il confronto e non si condivide il contenuto dell’emendamento.
Inoltre, Stanislao Vitiello, presidente della delegazione Talsano Confcommercio ed esperto di pianificazione commerciale, evidenzia che Confcommercio aveva proposto una modifica del Piano Strategico riguardante gli standard di parcheggio. La proposta prevedeva che per le medie strutture di vendita i parcheggi fossero calcolati entro un raggio di 200 metri anziché 400, per evitare accordi con autorimesse distanti. In caso di carenza di parcheggi, si proponeva la monetizzazione per migliorare l'area. Questa proposta non è stata accolta nel nuovo DSC ma sarà valutata in futuro.
"Ci chiediamo perché la nostra richiesta non sia stata accolta, mentre l'emendamento sì. Siamo chiaramente disorientati e rammaricati che manchi una visione comune per il bene della città," conclude Vitiello.