1° maggio: Papa Francesco, ‘Dignità lavoro spesso calpestata, anche oggi tanti schiavi’
"Oggi è la festa di San Giuseppe lavoratore, è la giornata dei lavoratori. Preghiamo per tutti i lavoratori, perché a nessuna persona manchi il lavoro e tutti siano giustamente pagati, possano godere della dignità del lavoro e della bellezza del riposo". Sono le parole di Papa Francesco nel giorno della festa dei lavoratori durante la messa a Santa Marta. "Ogni ingiustizia che si fa su una persona che lavora è calpestare la dignità umana, la digità dell'intera umanità. La dignità del lavoro è tanto calpestata. Anche oggi ci sono tanti schiavi, tanti uomini e donne che non sono liberi dal lavorare e sono costretti a lavorare per sopravvivere. Ci sono i lavori forzati, ingiusti, malpagati che costringono a vivere con la dignità calpestata. Sono tanti, tanti, e sono anche qui, non sono nel mondo. Ci sono i lavoratori giornalieri, che li fai lavorare per una retribuzione minima per tante ore al giorno, o la domestica che non ha una retribuzione giusta e non ha sicurezza sociale e pensione. Questo è calpestare la dignità umana. Oggi ci uniamo a tanti uomini e donne, credenti e non credenti che commemorano la giornata del lavoratore, la giornata del lavoro, per coloro che lottano per avere una giustizia nel lavoro, per coloro, imprenditori bravi, che portano avanti il lavoro con giustizia, anche se loro ci perdono". Francesco ha raccontato che due mesi fa ha sentito per telefono un imprenditore italiano. "Mi chiedeva di pregare per lui perché non voleva licenziare nessuno, "perché licenziare uno di loro è come se licenziassi me stesso". Questa è la coscienza di tanti imprenditori buoni, che custodiscono i lavoratori come se fossero figli. Preghiamo pure per loro".