Taranto: Buon compleanno ‘Canale Navigabile!’
(Testo e foto di Fabio Dal Cin) Il 14 aprile del 1886 furono ultimati i lavori di scavo del canale navigabile, il rivestimento murario delle scarpate e la costruzione delle banchine e dei piloni del ponte: si chiudeva così un ciclo durato tre anni. Dalla tura meridionale iniziò il passaggio dell’acqua che impetuosa colmò in circa dodici ore l’antico fossato. Iniziava la storia del “Canale Navigabile”. ⤵️ continua…
Da allora quante navi, quanti pescherecci, unità da diporto e navi a vela hanno provato l’emozione del passaggio da quel “corridoio” così angusto! Oggi lo si associa alla storia del ponte girevole, ma lui, il “Canale”, ha una storia tutta sua che unitamente al castello aragonese e al ponte, lo ha eletto con merito quale simbolo indiscusso di questa bella città di mare: Taranto. ⤵️ Continua
Per la sua storia dobbiamo tornare all’esecuzione della legge “29 giugno del 1882” con la quale si diede inizio ai lavori di costruzione dell’arsenale. Nel 1883, iniziarono contemporaneamente i lavori del canale navigabile che mutarono per sempre quella depressione naturale modificata a scopo difensivo, che era il “Fosso”. Quest’ultimo infatti, doveva essere allargato e scavato in profondità. ⤵️ Continua
Il canale navigabile inizialmente era stato progettato con una larghezza di trenta metri, ma il Consiglio Superiore di Marina, con lungimiranza, tenne conto del naviglio che nei successivi anni avrebbe dovuto attraversarlo: incrociatori, corazzate e più in generale, unità navali di tonnellaggio significativo. Il canale navigabile era destinato a diventare la nostra “porta d’ingresso” perciò, la sua larghezza minima fu aumentata fino a sessanta metri. ⤵️ Continua
Per raggiungere questo obiettivo fu necessario demolire non solo l’ultima torre settentrionale del Castello, quella di Sant’Angelo, ma tutti e tre i torrioni del vecchio muro civico sul fosso stesso: quello di Mater Dei, della Monacella e del Vasto. I lavori di creazione degli argini e quelli di demolizione delle torri richiesero il posizionamento delle “ture”, doppi argini di palafitte fra i quali veniva gettata della terra di riporto. ⤵️ Continua
Interdetta la comunicazione tra mar Grande e Mar Piccolo, il vecchio fosso venne posto a secco (non senza grosse problematiche di tenuta degli argini). Il ponte in muratura di Porta Lecce sparì nel 1885. Contemporaneamente a Napoli, iniziava la costruzione del nuovo ponte di ferrocambiando per sempre l’immagine della nostra città! 🔚