Olimpiadi: La "spinta" di Mottola per Antonella Palmisano
La medaglia gliel’ha data la sua Mottola. Antonella Palmisano ieri sera è stata “spinta” idealmente dalla sua città natale nel tentativo di cogliere una medaglia alla 20 km delle Olimpiadi. Un’ora e 28 minuti vissuti d’un fiato, in piazza XX Settembre, dove era stato allestito il maxi schermo per condividere insieme le emozioni olimpiche. I mottolesi hanno risposto affollando la piazza centrale: si contavano circa mille spettatori, non male per un centro di 16.000 abitanti. La gara è stata scandita dalle ovazioni ad ogni azione di Antonella, dal suo tentativo di restare al fianco delle cinesi, a quello di difendere nel finale la quarta piazza. L’amarezza finale per la “medaglia di legno” è durata un attimo, subito sostituita dall’orgoglio di aver visto la propria concittadina, 24 anni appena compiuti, battagliare con le grandi del pianeta del “tacco e punta”.
Tra le più emozionate, nonna Antonietta, che ha seguito commentando sottovoce ogni azione della nipote e recitando quasi un… rosario per vedere una delle prime tre fermata dai giudici. “Volevamo la medaglia, Antonella se la meritava”, dice la signora Palmisano, vedova da 24 anni di un operaio Ilva vittima di un tumore, sorte comune a tanti figli di questa terra, ma capace di crescere con dignità cinque figli. “E’ una dei miei 13 nipoti, sono tutti importanti per me, Antonella rappresenta la nostra dignità, è un’atleta che ha sempre corso pulita”, aggiunge con orgoglio.
Mamma Maria e papà Carmine sono rimasti a casa a soffrire. “Andremo a trovarli subito – fa sapere zia Maurizia, colei che ha instradato l’azzurra alla marcia - e a dire loro che è stata comunque grande, perché ha fatto una gara eccezionale. Nessuno se l’aspettava? Io sì, perché l’avevo sentita ieri e sapevo che stava bene. Aveva saltato la preparazione invernale per l’infortunio al tibiale, ma aveva recuperato. Per quello che ha passato, meritava il podio”.
Su un podio simbolico salirà al rientro in Italia. Mottola è pronta a tributarle gli onori che merita. “Al di là della delusione della mancata medaglia, il suo 4° posto resta un grande risultato – il commento del sindaco Luigi Pinto – che fa onore all’Italia, alla Puglia e alla nostra comunità. Ormai abituata a vantare atleti olimpici. Antonella è l’esempio per tanti giovani: dimostra che la forza di volontà può far raggiungere qualsiasi traguardo. L’aspettiamo per festeggiare ancora con lei, come lo scorso anno dopo il 5° posto mondiale”.
Antonio Bargelloni per Gazzetta dello Sport
Nelle due foto, piazza XX Settembre gremita per assistere alla gara di Antonella Palminsao