Taranto, elezioni europee: polemica sulla nomina degli scrutatori
In occasione delle elezioni del Parlamento Europeo (8 e 9 giugno), il dibattito si sta infiammando riguardo alla selezione dei 728 scrutatori incaricati dalla Commissione Elettorale del Comune di Taranto per i 182 seggi della città.
“Secondo alcune fonti giornalistiche, tramite i social media si sta verificando una discutibile spartizione dei ruoli degli scrutatori, incaricati di garantire la correttezza delle operazioni di voto”, si legge in una nota di Salvatore Mattia e Irene Cavallo, rispettivamente coordinatore provinciale e coordinatrice cittadina di Socialismo XXI.
“Al fine di assicurare che il processo di selezione rispetti i principi di trasparenza, equità, imparzialità e diligenza, si sollecita la sospensione del metodo attuale di selezione diretta e l'adozione del criterio democratico del sorteggio tra i nominativi già iscritti nell'albo degli scrutatori, sia titolari che supplenti“, aggiungono Mattia e Cavallo, i quali propongono che “il 50% dei posti sia riservato a coloro che, da almeno 30 giorni prima del sorteggio, si trovino in stato di disoccupazione, come previsto dall'art. 20, primo comma del T.U. del 16 maggio 1960”.
”Considerato che anche nell'attuale contesto economico, l'incarico di scrutatore rappresenta un'opportunità ambita, seppur temporanea, da cui potrebbe derivare il serio rischio di manipolazione del voto, ci auguriamo un intervento autorevole per risolvere questa problematica”, concludono Salvatore Mattia e Irene Cavallo, rispettivamente coordinatore provinciale e coordinatrice cittadina di Socialismo XXI.