Taranto: ‘Isola Festival’ per mettere in luce la città vecchia
A poco meno di tre settimane dell’attesa kermesse, parla Antonio Santacroce, presidente dell’Associazione Terra
A poco meno di tre settimane dal primo appuntamento con “Isola Festival” (start mercoledì 1 agosto), parla Antonio Santacroce, presidente dell’Associazione Terra che cura l’organizzazione dell’attesa kermesse, studiata per riportare al centro dell’attenzione il centro storico di Taranto con la sua storia e le sue meraviglie. “Siamo operativi per garantire il massimo dal punto di vista della qualità - spiega Santacroce -. Il nostro evento ha caratteristiche particolari, è un unicum che lo rende diverso rispetto a tante altre manifestazioni promosse di recente a Taranto e basate solo sulla musica, con le quali non vanno fatti errati paragoni. Isola Festival punta a mettere in luce i tesori storici, architettonici e culturali della città vecchia creando un fil rouge col territorio. Il programma è a buon punto: si spazierà dall’intrattenimento puro tra musica, arti figurative, performance teatrali e dj set esclusivi, alla cultura con dibattiti, incontri con gli autori, approfondimenti su temi attuali e presentazione di volumi inediti. Ma regaleremo anche le emozioni che sin dal principio hanno contraddistinto la manifestazione: dai tour esperienziali a bordo di Ape calessino negli affascinanti vicoli e nelle strutture di maggior pregio della città vecchia al brivido delle visite al Castello fino alle 4 del mattino; dalle suggestive visite a Palazzo Arcivescovile, alle chiese aperte fino a tarda ora, ai tour guidati teatralizzati e tanto altro ancora. Non mancherà il cinema con aree riservate anche alla proiezione di cortometraggi girati a Taranto. Previsto anche uno spazio dedicato ai bambini con attrattive mirate nel segno della tradizione e della riscoperta delle radici. E poi ci saranno un paio di novità che non posso ancora svelare”.
L’Associazione Terra conta di confermare il successo ottenuto per le cinque edizioni de “L’Isola che Vogliamo”. “Ci aspettiamo numeri importanti in termini di presenze anche per dare impulso alle attività commerciali dell’isola - aggiunge Santacroce -. Attraverso i canali web ci stiamo interfacciando con strutture ricettive anche di altre regioni per centrare uno dei nostri obiettivi: mostrare il vero volto della città vecchia, ai tempi de “L’Isola che Vogliamo” sconosciuto anche alla maggior parte dei tarantini. Lavoriamo essenzialmente sulla possibilità di esportare l’immagine di Taranto e del suo centro storico al di fuori dei confini regionali e nazionali”.
Naturale una riflessione sull’attuale forza attrattiva di Taranto e in particolare, del suo centro storico. “Molti passi in avanti sono stati compiuti, ma una città che nell’ultimo secolo ha vissuto per lo più di industria e cantieristica navale non può sviluppare dall’oggi al domani una propensione al turismo e all’accoglienza. Bisogna impegnarsi ancora tanto facendo leva anche sul senso civico e sul rispetto degli spazi comuni e in quest’ottica, purtroppo, siamo ancora fortemente carenti. Sul futuro del centro storico sono comunque fiducioso. Ha tutte le carte in regola per crescere ancora - chiude Santacroce -, ma dovrà essere il lavoro serio e paziente dell’uomo a fare la differenza”.