Taranto: D'Angelo, ‘Imponiamo i nostri ritmi senza l'assillo del gol’
Il difensore ionico a Blunote: 'Potremmo avere 120' per sbloccarla...'
Il Taranto ha preparato come sempre, nei minimi particolari, la finalissima play off con la Cavese, come spiega, a Blunote, il difensore centrale Francesco D’angelo: “E’ stata una settimana come le altre in cui abbiamo preparato una partita delicata sotto tutti i punti di vista: sia fisici che mentali”.
LA SITUAZIONE: “Per domenica siamo tutti a disposizione. Il tecnico Cazzarò avrà ampia scelta e potrà decidere al meglio”.
DOPPIO RISULTATO: “Veniamo da una semifinale in cui esisteva la stessa situazione, vale a dire la vittoria forzata: siamo già preparati. Sarà doveroso non sprecare tempo e giocare da subito con i nostri ritmi mostrando il nostro gioco. Nello stesso tempo non dovremo avere frenesia di segnare subito”.
LA CAVESE: “E’ la seconda forza del campionato ma noi, nel girone di ritorno, abbiamo conquistato più punti di tutti. Affronteremo una formazione compatta con buone individualità. E’ tra le squadre migliori del girone: guai a sottovalutarli. Dovremo stare attenti a tutto”.
LA GARA: “Dovremo giocare una gara abbastanza accorta in cui dovremo, come già detto, imporre i nostri ritmi e non lasciare troppo tempo che può andare a loro vantaggio: in caso di parità, abbiamo 120’ per segnare e quindi non dobbiamo avere l’assillo di far gol”.
I TIFOSI: “E’ un qualcosa di brutto non poter avere i nostri sostenitori al seguito. Chi ha fatto questa scelta non ha mai fatto sport e non ha mai vissuto certe emozioni: non può capirlo. Ad Altamura i supporters ionici si comportarono bene: è una grave defezione”.
L’AMBIENTE: “Sappiamo che la Cavese a livello di tifoseria non ha nulla da invidiare a nessuno: si faranno sentire. Dobbiamo essere bravi a isolarci e pensare solo al rettangolo verde”.
INSIDIE: “E’ una finale, una gara a se e dovremo fare attenzione ai loro calciatori molto validi: ne hanno ovunque anche se noi non siamo da meno. I campani dovranno essere concentrati perché con gente come Diakite, Marsili, Galdean, Favetta, Ancora o Miale possiamo metterli in seria difficoltà. Sono il top per la categoria come gli stessi Iannini, Massimo e Oggiano”.