Taranto: Il coraggio di cambiare prima che sia troppo tardi

TARANTO
Francesco Friuli
06.04.2017 22:34

Non ci siamo. La sconfitta con la Reggina (la terza in quattro gare) pone un grosso interrogativo: come tirarsi fuori da questa situazione? Il lavoro, sicuramente, ma anche l'affermazione di un leader che manca in questo momento e che deve, necessariamente, diventare Salvatore Ciullo. La sua esperienza deve fare la differenza ora, prima che sia troppo tardi.

MODULO La prima novità potrebbe riguardare il modulo: 4-3-3 e 4-1-4-1 potrebbero finire momentaneamente in soffitta a vantaggio di un 4-4-2 che potrebbe mascherare le pecche di una squadra rimasta orfana. Con Paolucci e Potenza sugli esterni di centrocampo Guadalupi sarebbe più libero di esprimersi. In avanti, in attesa di Emmausso, al "Via del Mare" Viola si giocherebbe facendo coppia con Magnaghi, rinato con Ciullo. Anche se la sfida di Lecce è proibitiva, vanno provate alternative per risvegliare un gruppo con l'elettroencefalogramma piatto.

FISICITÀ L'addio di Maurantonio, Altobello e Stendardo ha aperto una falla nelle marcature, evidenziatasi anche nella gara con la Reggina. Coloro che coprivano, Magri a parte, peccavano in altezza rispetto agli avanti calabresi. Quindi, nei contrasti alti, il Taranto cadeva in trappola, anche se, va dato atto, la differenza si è vista poco.

CONDIZIONE FISICA Il rientro di Pambianchi potrà garantire a Ciullo alternative sia in difesa che sulla mediana, perché Nigro è un elemento pesante nella zona nevralgica del campo. A proposito: si spera, che Pambianchi possa chiudere il cerchio degli infortunati. Altobello e Stendardo si sono espressi al top solo in avvio di stagione, ma nella pancia dell'annata si sono verificati una marea di problemi che hanno condizionato i rendimenti dei vari Potenza, Viola, Som, Nigro, De Giorgi e lo stesso Pambianchi.

MALEDETTA LISTA L'attesa per Cobelli è evaporata a causa delle prestazioni offerte dal calciatore malese. Un assist di testa per Emmausso con il Messina e nulla più. Pochi minuti, apesso spalle al pallone, servito poco dai compagni, il calciatore non ha reso al meglio. In tanti si sono chiesti: ma non era meglio puntare su Balistreri? L'attaccante palermitano è una sorta di ultrà visto il suo attaccamento ai compagni di squadra come dimostrato a squarciagola a Francavilla Fontana. Purtroppo, ci vorrebbe una rescissione per permettere l'inserimento della punta tra i convocabili di Ciullo. Perché con l'inserimento di Balzano, fondamentale per la penuria sugli esterni di difesa, il cerchio è chiuso.

MANCANZA DI UN LEADER Come ribadito all'inizio, manca all'interno dello spogliatoio un uomo che faccia la differenza, capace di caricarsi sulle spalle i momenti difficili. Solo Ciullo può farlo, trasformando urgentemente questo Taranto in una squadra granitica e capace di riprendere il cammino. Risuonano alla mente le parole del tecnico dell'Akragas, Raffaele di Napoli, allo Iacovone: "Siamo consapevoli dei nostri limiti, ma affrontiamo ogni partita nella stessa maniera indipendentemente dal nome dell’avversario, solo così potremo evitare i playout". In questa momento è tale il messaggio che deve passare alla squadra, pensando anche all'eventualità di dover disputare, nella migliore posizione, gli spareggi salvezza. Un dato è emblematico: eccetto Taranto-Messina, gli ionici mai hanno ribaltato un risultato, e in quell'occasione hanno impattato il punteggio.

DECISIONI ARBITRALI In ultima analisi ci sono le decisioni arbitrali, che non devono essere una scusante ma sulle quali va accesa la luce, sempre con educazione e umiltà: contro la Reggina mancano 2 rigori, uno su Paolucci nel primo tempo, con conseguente espulsione del difensore avversario per fallo da ultimo uomo, eravamo solo al minuto 28; un altro su Nigro in pieno recupero, rigore simile a quello concesso al Catania contro l'Akragas. Inoltre la condotta di gara dell'arbitro non ha convinto appieno, così come accaduto a Francavilla Fontana. Per non parlare delle decisioni del giudice sportivo che paiono essere sproporzionate rispetto a quelle che vengono comminate ad altre formazioni Che ci sia un timore reverenziale a fischiare a favore del Taranto non vogliamo pensarlo assolutamente, ma una maggiore attenzione è da pretendere perché anche i dettagli, nelle sfide equilibrate, fanno la differenza. E raccogliere un punto con la Reggina non sarebbe stato sgradito in casa rossoblù.

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