Brindisi: Sindacati sul Gruppo Dema, ‘Serve chiarezza sul futuro’
Nella giornata odierna le Segreterie territoriali FIM-FIOM-UILM-FISMIC-UGLM-COBAS di Brindisi, unitamente alla Rappresentanza Sindacale Unitaria (RSU) degli stabilimenti DAR e DEMA di Brindisi, si sono incontrati per fare il punto della situazione del Gruppo DEMA alla luce degli ultimi accadimenti. Come noto, dopo insistenti richieste, l’azienda aveva convocato un tavolo di confronto con le parti sindacali per una verifica della situazione aziendale per lunedì 19 settembre u.s., salvo annullare l’incontro con una mail giunta due ore prima dello stesso senza fornire una giustificazione plausibile. Si limitava ad addurre come giustificazione il verificarsi di una emergenza personale, senza capire in capo a chi fosse.
Le Organizzazioni Sindacali pur essendo sensibili a qualunque dramma personale di qualsiasi soggetto ne sia stato interessato, ritiene tale atteggiamento non confacente alle dinamiche sindacali, in quanto sarebbe stato di buon gusto confermare, nella missiva in cui si disattendeva lo stesso incontro, altra data certa e, pertanto, il tutto è risultato a questa delegazione trattante provocatorio e irrispettoso nei confronti di tutti i lavoratori che vivono nella più totale incertezza, nonché degli altri attori ad oggi impegnati nella risoluzione del problema che il management stesso ha creato e non certo i dipendenti. Al contrario abbiamo assistito al silenzio più totale da parte del management aziendale, che continuava a presentarsi interamente in stabilimento come se nulla fosse.
Siamo molto preoccupati perché, nonostante una ripresa del comparto aeronautico a livello nazionale e mondiale, sia nel breve che nel medio e lungo raggio, assistiamo, di contro, ad una gestione aziendale che non ha ben presente la rotta da seguire. Durante l’incontro, a sorpresa, la RSU degli stabilimenti DEMA e DAR hanno ricevuto e-mail aziendale con la quale si comunica il pagamento delle spettanze del mese corrente nella misura del 75% entro il 29 settembr.
Quanto sopra non lo interpretiamo positivamente e non è servito a rassicurare in merito all’attuale situazione. L’azienda nei mesi passati ha sempre pagato le spettanze mediante acconti e saldi successivi e mai con regolarità. Si lavora a singhiozzo ricorrendo ad uso massiccio di ammortizzatori sociali, da mesi non si acquistano materie prime e minuteria necessarie ad onorare il portafoglio ordini. Non capiamo dunque il motivo alla base dell’anticipo dello stipendio da parte di un’azienda che continua a professare di essere in crisi e non avere liquidità necessaria ad ottemperare agli impegni e senza peraltro fornire una previsione di evasione del saldo. Nella stessa mail viene riprogrammata la data dell’incontro entro il prossimo 7 Ottobre.
Ci auguriamo che l’azienda si presenti finalmente con un piano industriale degno e che rappresenti con correttezza e trasparenza la situazione aziendale necessario a proseguire in un confronto serio e propositivo per individuare le soluzioni più idonee per la salvaguardia dei posti di lavoro, consci del fatto che se si tratterà di un programma di rilancio, le Organizzazioni Sindacali brindisine saranno a fare la loro parte, ma se il piano prevederà solo ed esclusivamente esuberi sarà opportuno che il management si faccia da parte ed intervenga la proprietà, in quanto non riteniamo più idoneo un interlocutore che perde ordinativi, fa dimettere maestranze altamente specializzate ed alla fine disintegra un patrimonio industriale che fino a poco tempo fa risultava il fiore all’occhiello dell’industria aerospaziale italiana.
- A tal proposito, cogliamo con favore la disponibilità del Sindaco di Brindisi e della Task Force Regionale ad affiancarci in questo percorso di verifica perché non possiamo continuare ad assistere ad un continuo depauperamento del nostro territorio. (Le Segreterie Fim-Fiom-Fismic-Uilm-Uglm-Cobas)