Vincenzo Olivieri è un fiume in piena, che travolge tutto ciò che gli capita a tiro. L'imprenditore martinese ha cercato in tutti i modi di salvare la Lega Pro conquistata sul campo dal Martina, ma non ce l'ha fatta per la forte esposizione debitoria del club biancazzurro. Olivieri prende di mira soprattutto Luca Tilia, Donato Muschio Schiavone e Nino Petrosino, a suo dire i veri artefici del fallimento: "Martina è stata truffata da questi personaggi - tuona Olivieri a Blunote-. Se oggi il calcio martinese è fuori dal panorama calcistico, lo deve a questa brutta gente, che ha ancora il coraggio di fare calcio. Vedere la foto di Luca Tilia su Blunote o su Tuttolegapro mi procura un fastidio profondo, pari quasi allo schifo. Questi elementi dovrebbero essere squalificati a vita, invece sono ancora liberi di dirigere dei club. Un monito agli sportivi di Caserta: state attenti, perché questi sono truffatori e vi faranno fare la fine del Martina. A loro non interessa fare calcio, ma guadagnare col calcio. Come? Mi chiedo perché la magistratura sportiva non indaghi su gare come Juve Stabia-Martina o Lupa Castelli-Martina. Lancio un appello alla procura federale: scavate, troverete solo tanto schifo. Salvare il calcio martinese è stato impossibile. Perché? Muschio Schiavone non era nemmeno proprietario della fideiussione di 400 mila euro e quando gli ho chiesto di girarmela mi ha riferito che era di Stefano Scatigna. Ma come si pretende di far calcio in questa maniera, senza soldi? Anzi con i soldi degli altri imprenditori come me, che sono stati truffati da questi personaggi".
Il calcio a Martina può rinascere? Vincenzo Olivieri è ottimista, ma "è necessario l'aiuto degli imprenditori onesti di Martina Franca, quelli che hanno davvero a cuore le sorti del calcio biancazzurro. Possiamo ripartire anche dalla Serie D, ma tutti devono rimboccarsi le maniche perché la squadra è della città, non di un singolo imprenditore...".

Nella foto http://martinanews.it: Vincenzo Olivieri, imprenditore di Martina Franca