Ex Ilva: Rappresentante sindacale brutalmente aggredito
Due costole rotte ed ecchimosi su viso e corpo: 25 giorni di prognosi per ora…
Nella giornata di ieri, giovedì 15 luglio, alle ore 22,30 prima dell’inizio del turno di lavoro notturno, una Rsu appartenente alla Fisascat Cisl e impiegato presso l’azienda di pulizie industriali “Gea Power srl”alla Acciaierie d’Italia di Taranto ex Ilva è stato brutalmente aggredito e fatto oggetto di percosse da parte di facinorosi ancora da identificare. Generoso Tocci padre di due figli e nonno, dirigente storico della Fisascat Cisl che opera nel mondo degli appalti ex Ilva dal 2010, ha riportato una duplice frattura costale ed ecchimosi sul viso e sul corpo, con 25 giorni di prognosi iniziale. Dopo il ricorso alle cure sanitarie presso l’Asl del locale nosocomio Moscati di Taranto il rappresentante sindacale dei lavoratori della Cisl ha sporto denuncia nei confronti degli autori ignoti di tale gravissimo atto. Il deprecabile episodio di violenza si è verificato ai tornelli dello stabilimento e si iscrive all’interno di un quadro di continue e sistematiche violazioni contrattuali in ordine a salute e sicurezza, processo di ambientalizzazione e rispetto delle previsioni normative. Oltre 2500 addetti, donne e uomini, madri e padri di famiglie monoreddito, tanti con contratti part-time o precari, inquadrati nei contratti collettivi “CCNL: multi servizi pulizie civili e industriali – Terziario e Commercio – Pubblici esercizi e Ristorazione Collettiva – Vigilanza Privata” di nostra pertinenza e che operano nel mondo degli appalti e indotto ex Ilva. Luigi Spinzi segretario della Fisascat Territoriale esprime “Grande vicinanza ad un nostro rappresentante eletto dai lavoratori, che tutti i giorni opera con grande spirito di servizio e vicinanza alle maestranze, censurando qualsiasi episodio di violenza che non appartiene al nostro sindacato confederale”. Antonio Arcadio segretario della Fisascat Regionale conclude “Serve urgentemente un confronto con la committente per affrontare con serietà le problematiche dell’indotto e discutere di lavoro e non di precariato. Di reddito dignitoso per garantire la vita familiare e non insicuro. Di sicurezza e non di ambiente con rischi per la salute”. La Fisascat auspica la pronta guarigione del delegato sindacale e l’augurio di un pronto ritorno in servizio. (CS)