Taranto: Il punto, a chi giova questo braccio di ferro?
La retrocessione umiliante dopo appena un anno di Lega Pro, oggi di nuovo Serie C, ha segnato gli animi già esasperati della tifoseria. Gli errori commessi della società e da chi ha gestito il Taranto nell'ultima stagione sono così evidenti che non si possono sottacere o giustificare, ma il clima di "odio" venutosi a creare non promette nulla di buono. Elisabetta Zelatore e Tonio Bongiovanni hanno deciso di proseguire nonostante gran parte della piazza chieda a gran voce un passaggio di mano. Ma il club oggi non è in vendita e Blasi, almeno per il momento, non ha intenzione di compiere un colpo di mano. E allora, non resta che attendere gli eventi. Non sappiamo se lo strappo tra tifoseria e società si ricomporrà, forse no, ma di sicuro chi ama i colori rossoblu non si pone alternative: il Taranto della prossima stagione deve recitare la parte del leone restituendo alla piazza la dignità perduta negli ultimi dieci mesi. Tra insulti e accuse, la macchina organizzativa si è rimessa in moto: oltre all'ingaggio di Ciccio Cozza, tecnico che nella sua breve carriera vanta gia due promozioni, Luigi Volume sì è mosso con largo anticipo rispetto alle altre squadre di Serie D organizzando il ritiro e imbastendo una serie di trattative che attendono solo il crisma dell'ufficialità: come quelle che portano ad Aleksic, Giovannini, Porcaro e Scoppetta, calciatori che rappresentano un bigliettino da visita non indifferente. Il clima d'odio che si respira, specie sui social, è giustificato, ma non giova a nessuno, soprattutto a chi in questo momento lavora per allestire una rosa vincente. Ci vorrebbe una sorta di tregua: i tifosi, anche quelli che hanno deciso legittimamente di disertare, dovrebbero avere più pazienza, così come la società deve curare maggiormente la comunicazione evitando uscite infelici e rancorose che possano indispettire ulteriormente la piazza. Per tregua, ovviamente, non si intende "amnistia", perché gli errori commessi nel recente passato devono servire da lezione. Forse, è il caso di abbassare le armi per un paio di mesi, rimandando ogni giudizio all'inizio della stagione...