Taranto: omaggio del Festival Paisiello al napoletano Nicola Porpora
Sabato 21 ottobre (ore 20) nella chiesa di San Pasquale Baylon
Il Giovanni Paisiello Festival di Taranto aderisce al «Forum della Scuola Napoletana», una sorta di luogo d’incontro fra musicisti coinvolti a vario titolo in festival del Sud Italia dedicati al repertorio operistico barocco. E sabato 21 ottobre (ore 20), nella chiesa di San Pasquale Baylon, la manifestazione diretta da Lorenzo Mattei con l’organizzazione degli Amici della Musica “Arcangelo Speranza” celebra Nicola Porpora, il primo operista napoletano di rilievo internazionale e attivo all’estero con successi clamorosi e incarichi di corte prestigiosi. Protagonista del concerto, intitolato «Profondo Porpora», saranno il contraltista Vincenzo Franchini e l’Ænsemble Armida composto da Paola Troiano (flauto traversiere), Maria Filippo Calvelli (violino barocco), Fabio De Leonardis (violoncello barocco) e Giuseppina Giannascoli (clavicembalo). Nella prima parte si ascolteranno musiche di Arcangelo Corelli e Antonio Vivaldi, nella seconda di Nicola Porpora e del «genius loci» Giovanni Paisiello.
Dunque, il festival tarantino, sostenuto da Ministero della Cultura, Regione Puglia, Provincia e Comune di Taranto e Conservatorio Paisiello, partecipa alla recente proposta del forum di ricercatori consistente in un omaggio annuale ai compositori afferenti alla mitica genealogia della «scuola napoletana». Tributo realizzato attraverso un festival diffuso che comporta per ciascuna realtà festivaliera l’organizzazione in autonomia di un singolo concerto, pensato però per essere successivamente circuitato fra le diverse città coinvolte.
Dunque, si inizia con Nicola Porpora, maestro di cantanti celebri come i pugliesi Caffarelli e Farinelli e rivale a Londra dell’impresa teatrale gestita da Georg Frederich Händel. Un compositore, Porpora, che segnò il passo del rinnovamento linguistico nell’opera seria, destinato a segnare profondamente anche i musicisti veneziani, Vivaldi in testa. Polistrumentista e squisito autore di musica strumentale, oltre che di dozzine di melodrammi, Porpora ha accompagnato l’esordio partenopeo di Pietro Metastasio intonando poi decine di suoi titoli e fissando una misura di buon gusto che solo Adolf Hasse seppe eguagliare. Pertanto, il concerto presenta una succosa antologia per delineare un ritratto di quest’importante maestro che influenzò il gusto dell’Europa nel primo Settecento. Di Arcangelo Corelli verrà eseguita la Ciaccona dall’op. 2 n. 11, mentre di Antonio Vivaldi è stata scelta l’aria «Sol da te, mio dolce amore» dall’opera «L’Orlando furioso». Le arie di Nicola Porpora affidate al talento di Vincenzo Franchini, intervallate dalla Sinfonia da camera n. 4 in re maggiore, saranno «Dall’amor più sventurato» tratta da «L’Orfeo» e «Alto Giove da «Polifemo». Chiusura nel segno di Paisiello con «Donne vaghe» da «La serva padrona» e «S’ha Da tenè l’ammore» da «L’idolo cinese».