Ippica: Tris di Di Nardò con Painting Wise, Oronte Di Cesato e Viola D'Ete
Uno scatenato Antonio Di Nardo era protagonista incontrastato del convegno di martedì al Paolo VI mettendo assieme una significante tripletta grazie a Viola D’Ete, Oronte Di Cesato e Painting Wise.
Soprattutto gli ultimi due si facevano apprezzare grazie a due prestazioni davvero notevoli. Painting Wise, al rientro dal febbraio, faceva valere caratura importante contro avversari decisamente inferiori. In effetti il figlio di Equinox Bi in categoria “E” non si potrebbe vedere, ed anche in pista dimostrava la sua superiorità ben interpretato da Antonio Di Nardo, che attaccava Si Etoile Del Rio e se ne andava per proprio conto concludendo a media di 1.13.6 nella TQQ del pomeriggio. Precedeva un generoso Trouble, Somewhere, Platino Jet ed Oriana Blue.
La vittoria di Oronte Di Cesato arrivava dopo agevole percorso di testa, che il figlio di Allison Hollow usava per contenere Sissy Starlight, che l’aveva seguito sin dal via, e Terbio, che provava ad attaccarlo ai 600 finali. Media finale di 1.15.6, ma gli ultimi 600 metri venivano coperti in 41.5, mentre il giro finale in 1.11.9.
Per quanto riguarda, invece, il successo di Viola D’Ete, al primo sigillo in carriera, i parziali erano decisamente al contrario, tanto da scatenarsi nel primo mezzo miglio e, nonostante un calo, controllare la situazione sino alla fine trottando da 1.16.4.
Da segnalare il bel successo di Zagor Du Lac, che Girolamo Tauro presentava e guidava personalmente, autore di percorso interamente al largo in scia a Zambesi, che debellava la resistenze di Zebra Match. In retta d’arrivo Zagor Du Lac sferrava l’attacco e passava in zona traguardo, completando il tutto in 1.18.7.
La corsa riservata ai gentlemen andava ad appannaggio di Uruguay Dei Rum, interpretato da Claudio Quito, che rimontava Univoca Ral, autrice di ottima prova per linee esterne, rifinendo il tutto a media di 1.16.0.
Il convegno veniva aperto dal coast to coast di Unique Match, con Matteo Paladini, che da 1.15.6 si salvava da Ute Di Meletro; e chiuso da Vicky Fox, con la guida di Ivano Fierro, che sfruttava le diverse rotture altrui per seguire l’arrembante Venere Clad e superarla senza eccessivi problemi in retta d’arrivo. La figlia di Exploit Caf copriva i due giri di pista a media di 1.18.9.