TARANTO: Non basta un super Genchi per piegare il Nardò
La sfida di cartello fra il Taranto, seconda della classe, e Nardò, capolista, termina 2-2. Allo “Iacovone” succede tutto nel primo tempo: in entrambi i casi i rossoblù sono costretti ad inseguire, riuscendo ad agguantere per due volte gli ospiti su un botta e risposta tra il diciottesimo e il ventunesimo e il trentottesimo e il quarantatreesimo. Con Genchi che risponde prima alla marcatura di Lattanzio e, succssivamente, a quella di Palmisano. Nel complesso il pareggio sta ovviamente stretto alla squadra di Cazzarò, che puntava a ridurre le distanze e tornare a meno 1 dalla testa della classifica. Ma va detto che è il risultato più giusto per quanto visto in campo e, soprattutto, per un Taranto che pur tenendo testa e mettendo a tratti alle corde la prima in classifica, ha continuato a mostrare limiti a centrocampo ma, soprattutto, in difesa dove il cambio di modulo operato dal tecnico (4-3-3) ha creato non troppi imbarazzi (il secondo gol del Nardò è frutto di una clamorosa dormita di tutto il pacchetto di retroguardia). Ammirati e Guardiglio arretrati in retroguardia non hanno impressionato, così come Ibojo (esordio dal primo minuto in campionato), apparso decisamente ancora fuori condizione. In mezzo al campo Marsili (migliore del trio), Fonzino e Chiavazzo hanno sofferto la superiorità della squadra neretina, capitanata dall'ex Vicedomini (applaudito di cuore da tutti i suoi i tifosi ionici). Nel finale non è bastato lo spunto d'orgoglio a produrre il gol della vittoria, con il Taranto che ringrazia ancora una volta il bomber Genchi, che per il momento mantiene i suoi nelle zone alte della graduatoria. Al fischio finale sonori fischi da alla squadra da parte della curva. Domenica prossima trasferta sul campo dell'Aprilia, fanalino di coda del girone.
PRIMO TEMPO La gara è equilibrata nelle prime battute di gioco, con il Nardò che tenta sin da subito di imporre i gradi di capolista, trovando però la pronta ribattuta di un Taranto che sembra voglioso di riscatto e combattivo. Sono infatti proprio gli uomini di Cazzarò a sfiorare il vantaggio nei primi minuti: al quinto una botta dal limite di Genchi si stampa in pieno sul palo alla sinistra di Chironi; al nono, invece, triplo pericolo per i neretini: sugli sviluppi di un calcio d'angolo ci prova Chiavazzo ad andare a segno, ma la conclusione viene ribattuta in mischia. La palla arriva ad Ibojo, che nel cuore dell'area piccola si esibisce in una rovesciata che centra però un difensore ospite. Il successivo tiro ravvicinato di Russo conclude l'azione, con la palla che termina fuori. Un po' a sorpresa, però, il Nardò trova il gol del vantaggio sul primo, vero episodio a proprio favore: al diciottesimo su corner battuto da Vicedomini, Lattanzio all'interno dell'area piccola in acrobazia scaraventa alle spalle di Pizzaleo gelando lo “Iacovone”. I rossoblù sembrano accusare il colpo e al ventesimo rischiano il tracollo, non fosse per un provvidenziale intervento in scivolata di Pambianchi a ribattare un tiro dal limite di Presicce. Ma sul capovolgimento la squadra di Cazzarò sfodera la reazione d'orgoglio e perviene al pareggio: minuto numero ventuno, Genchi riceve palla e scaglia un forte sinistro rasoterra dal limite che sorprende difesa e portiere ospiti. Tre minuti più tardi il Nardò potrebbe approfittarne: Lattanzio sfrutta un cross dalla sinistra e, complice una evidente incertezza di un Pizzaleo fuori dai pali, colpisce di testa ma per fortuna dei tifosi ionici sbaglia la mira, con la palla che termina fuori. Ciò che accade al ventottesimo, però, ha dell'incredibile: l'azione costruita dal Taranto è da manuale, con Improta che imbuca Russo, bravo a bruciare i difensori e sgusciare sul fondo. L'esterno piazza una palla al bacio sottoporta che vuolesolo essere spinta in rete. Genchi, sotto la pressione del diretto marcatore, arriva in corsa e, praticamente sulla linea di porta, spara clamorosamente alle stelle. Al minuto numero trentaquattro arriva la prima ammonizione della partita: la rimedia il tarantino Guardiglio, per un brutto intervento su Palmisano. Tre minuti dopo giallo anche per Russo, per un tocco di mano. Dopo neppure sessanta secondi, la capolista torna in vantaggio. Ancora una incredibile dormita della difesa del Taranto, che su un lancio lungo resta completamente immobile, consentendo all'ex Palmisano di colpire di testa indisturbato scavalcando un Pizzaleo ancora una volta fuori dai pali. Ma la partita è vibrante e non finisce di sorprendere: al quarantaduesimo il Taranto guadagna un calcio di rigore per un atterramento di Genchi, stretto nella morsa dei difensori neretini e messo giù da Cassano, ammonito nella circostanza. Dal dischetto lo stesso Genchi non sbaglia e con freddezza spiazza Chironi siglando la sua doppietta personale e mandando le squadre al riposo sul 2-2, dopo un minuto di recupero.
SECONDO TEMPO La prima nota di rilievo della ripresa è l'ammonizione per il neretino Allegrini, punito per un intervento in ritardo su Genchi, al settimo minuto. Al tredicesimo Cazzarò opera la prima sostituzione ed inserisce il giovane Bonanno al posto di Improta, fuori comunque tra gli applausi del pubblico. Un minuto dopo proprio il nuovo entrato è subito protagonista: sugli sviluppi di un calcio d'angolo, Genchi colpisce di testa, la palla viene toccata da Ibojo e successivamente proprio da Bonanno, che sulla linea di porta non riesce a spingere in rete, ma tocca la sfera mandando a lato. Al ventesimo arriva la seconda sostituzione in casa rossoblù: Gori rileva Fonzino. Al ventiduesimo la risposta del tecnico del Nardò Ragno vede l'inserimento di Malcore al posto di Presicce, per la prima sostituzione ospite. Un minuto dopo viene ammonito, tra i neretini, Matrinez, per un fallo al limite dell'area su Russo. La successiva punizione, battuta da Marsili, è un forte rasoterra che non si insacca per un soffio: sulla linea di porta, a portiere battuto, è Allegrini a salvare tutto e deviare in calcio d'angolo. Per il Taranto è un buon momento, tanto che al ventiseiesimo potrebbe ancora arrivare il gol del vantaggio: Chiavazzo entra in area, supera due difensori, e calcia in porta a botta sicura esaltando i riflessi di Chironi, che respinge d'istinto. L'azione prosegue e la palla arriva sui piedi di Genchi, che dal limite calcia di poco sopra la traversa. Due minuti più tardi viene ammonito tra gli ionici Pambianchi, per fallo su Palmisano. Al trentatreesimo, un cambio per parte: Cazzarò effettua l'ultima mossa a disposizione e getta nella mischia Esposito al posto di Chiavazzo. Ragno, invece, opera la seconda sostituzione inserendo Lanzillotta e richiamando in panchina Martinez. Mentre l'arbitro segnala quattro minuti di recupero, proprio al quarantacinquesimo il Nardò sfiora il nuovo vantaggio con una botta dalla distanza di Vicedomini che viene deviata in corner dalla difesa tarantina. Al minuto numero quarantasei gli ospiti effettuano l'ultimo cambio disponibile con Versienti dentro al posto di Cassano. Prima del triplice fischio finale c'è tempo per l'ammonizione rimediata da Ibojo per fallo su Gigante.
Tabellino
Campionato di Serie D, Girone H – 10^ Giornata di Andata (Domenica 01/11/2015)
TARANTO-NARDO' 2-2
Reti: pt 18' Lattanzio (NA), 21' Genchi (TA), 38' Palmisano (NA), 43' Genchi (rig.) (TA)
TARANTO (4-3-3): Pizzaleo; Ammirati, Ibojo, Pambianchi, Guardiglio; Fonzino (20' st Gori), Marsili, Chiavazzo (33' st Esposito); Russo, Genchi, Improta (13' st Bonanno). A disp.: Giordano, Lecce, D'Angelo, Cimino, Voltasio, Verdone. All.: Michele Cazzarò.
NARDO' (3-5-2): Chironi; Martinez (33' st Lanzillotta), Lanzolla, Allegrini; Cassano (46' st Versienti), Gigante, Vicedomini, Palmisano, Caporeale; Lattanzio, Presicce (22' st Malcore). A disp.: Liaci, Mancarella, Facecchia, Montinaro, Corvino, Ricciardo. All.: Nicola Ragno.
Arbitro: Francesco Meraviglia di Pistoia (Pierangelo Pellegrini di Barletta – Diego Di Tondo di Barletta)
Ammoniti: Guardiglio (TA), Russo (TA), Cassano (NA); Allegrini (NA), Martinez (NA), Pambianchi (TA), Ibojo (TA)
Espulsi: /
Corner: 7-6
Recupero: pt 1', st 4'
Note: Spettatori circa 3000; gara vietata ai tifosi del Nardò.