TARANTO: Due sberle di Giannone ribaltano i rossoblu'
Arrivò il tempo della prima sconfitta in campionato per il Taranto. A Caserta arriva una sconfitta inesorabile per come si è sviluppata la partita, al termine di novanta minuti quasi beffardi e che hanno visto una squadra, quella ionica, per certi versi complessivamente artefice di un gioco confuso, con poche idee, senza spunti importanti e che ha fatto tanta, troppa fatica ad arrivare al tiro in porta. Eppure nel primo tempo era riuscita a procurarsi il rigore che Viola aveva trasformato nell'illusorio gol del vantaggio. Certo, con un pizzico di fortuna in più le cose sarebbero potute andare diversamente e va anche detto che l'arbitro ci ha messo del suo: perchè il rigore che ha portato al pareggio di Giannone è parso come un autentico abbaglio dell'arbitro (abbastanza plateale il tuffo di Finizio in seguito ad un presunto contatto in area con Bobb). Ma il 2-1 incassato in rimonta sul campo della Casertana brucia se si pensa a come è maturato proprio il secondo gol dei campani, con un contropiede frutto di una grossa ingenuità in fase di attacco e di un Taranto che successivamente non è neppure riuscito a riorganizzarsi e sfruttare l'inferiorità numerica dei padroni di casa, che pure sono parsi una squadra modesta e decisamente alla portata del team di Aldo Papagni. Certo, non bisogna lasciarsi andare a facili allarmismi, del resto siamo appena all'inizio della stagione e il tempo per migliorare e continuare a far punti c'è tutto. Allora prendiamo la il k.o, di Caserta come una sconfitta che serva a ricordare a tutti l'obiettivo principe di tutta la piazza (dalla presidenza allo staff tecnico, dai calciatori ai tifosi), quello della permanenza in terza serie. La prossima gara sarà un'altra sfida infuocata: domenica, allo “Iacovone”, l'atteso derby con la Fidelis Andria.
PRIMO TEMPO La gara è piuttosto statica nelle prime battute e stenta a decollare. Le due squadre fanno girare la palla senza tuttavia trovare sbocchi utili a costruire azioni da gol. La fase di studio dura ben oltre il primo quarto d'ora. A smuovere qualcosa ci provano i padroni di casa, al minuto numero diciotto, con Matute autore di un improbabile tiro al volo da circa trenta metri su una corta respinta di De Giorgi. Ma la palla termina abbondantemente alle stelle. La partita subisce un'importante impennata al minuto numero ventitre, quando Finizio in area campana atterra Viola, bravo ad incunearsi per ricevere un bel lancio di Garcia. L'arbitro ferma il gioco e si consulta con il proprio assistente e, tra le proteste dei padroni di casa, assegna un calcio di rigore al Taranto. Dal dischetto lo stesso Viola non sbaglia e spiazza Ginestra con un tiro centrale siglando il primo gol con la maglia ionica. La risposta della Casertana non si fa attendere e arriva dopo quattro minuti, quando dal vertice corto dell'area ionica, Giorno lascia partire un tiro-cross che si abbassa e gira vertiginosamente scheggiando l'incrocio dei pali alla sinistra di Maurantonio. Alla mezzora ancora Giorno protagonista, con un diagonale dal lato corto dell'area piccola che termina alto, oltre il palo più lontano. Due minuti più tardi è la volta dell'ex Ciotola, che tenta di mettere paure alla squadra di Papagni con un sinistro dal limite che lambisce il palo alla destra di Maurantonio. Al trentaseiesimo arriva la prima ammonizione del match: la rimedia il difensore del Taranto, Altobello, per fallo ai danni di Ciotola. Nelle battute finali della prima frazione di gioco, che si chiude dopo tre minuti di recupero, la Casertana ha due buone occasioni per pareggiare i conti, con due calci di punizione da circa venti metri: tiri piazzati battuti entrambi da Giannone, ed entrambi respinti dalla barriera piazzata da Maurantonio.
SECONDO TEMPO Scende in campo con piglio deciso la Casertana, così come nelle battute finali del primo tempo. La squadra di Tedesco aumenta i ritmi cercando di mettere pressione al Taranto. Ci riescono i padroni di casa, che al settimo guadagnano un calcio di rigore decisamente generoso (per non dire inesistente), concesso dall'arbitro per un presunto ma inesistente contatto in area tra Bobbe Finizio, con quest'ultimo che frana platealmente a terra. Prima della battuta del penalty, il tecnico casertano Tedesco effettua un doppio cambio inserendo Carlini e Carriero, rispettivamente al posto di Ciotola e De Marco. Qualche secondo dopo, dal dischetto, Giannone non sbaglia e trasforma il rigore che consente alla Casertana di pareggiare spiazzando Maurantonio: tiro centrale, portiere ionico a sinistra. Papagni a questo punto cerca di correre ai ripari ed effettua due cambi nel giro di due minuti: al dodicesimo Francesco Potenza lascia il posto a Paolucci, mentre al minuto numero quattordici è Lo Sicco a rilevare Bobb, mentre la Casertana ora sembra prendere in mano le redini del gioco. Il Taranto si rivede al diciottesimo, grazie ad una bella azione di Viola che, palla al piede, arriva sul fondo, elude l'intervento di Rainone e serve l'accorrente Paolucci, il cui tiro di prima intenzione si impenna e finisce ben oltre la traversa della porta difesa da Ginestra. Quattro minuti più tardi altro episodio chiave del match: Alessandro Potenza atterra Magnaghi, lanciato a rete verso la porta di Ginestra. L'arbitro non ha dubbi: fallo da ultimo uomo ed espulsione per il difensore di casa, che lascia i suoi in inferiorità numerica. La successiva punizione calciata da Viola da circa venticinque metri non sortisce gli effetti sperati, con la palla che scavalca la barriera ma termina di poco sopra la traversa della porta difesa da Ginestra. Al ventiquattresimo il neo entrato Lo Sicco viene ammonito per fallo su Carlini. Il calcio di punizione viene battuto da Giannone che mette in imbarazzo Maurantonio: il portiere del Taranto si lascia sfuggire la palla e sulla ribattuta di Orlando l'assistente arbitrale segnala la posizione di fuorigioco. Al minuto numero ventisei esaurisce i cambi a disposizione il Taranto, con Papagni che getta nella mischia Bollino al posto di Viola. Due minuti dopo la mezzora il Taranto capitola nella maniera più incredibile: su azione d'attacco in occasione del primo calcio d'angolo a favore, gli ionici regalano palla ai padroni di casa che partono con il più fulmineo dei contropiedi. Carlini è bravissimo ad involarsi verso l'area ionica, fronteggiato dal solo Pambianchi e servire per vie centrali l'accorrente Giannone, per il quale è un gioco da ragazzi infilare in uscita un incolpevole Maurantonio. Nell'occasione l'attaccante campano toglie la maglietta per esultare e viene ammonito dall'arbitro. Al trentaquattresimo esaurisce i cambi anche la Casertana, con Tedesco che inserisce un altro ex Taranto, Sasà D'Alterio, al posto di un Giorno stremato dai crampi. Il Taranto nel finale tenta l'assalto alla porta casertana e per poco non trova il pareggio. Al quarantatreesimo, su un calcio di punizione tagliato battuto dalla sinistra da Garcia, Ginestre interviene bloccando una palla che poi gli scivola dalle mani finendo sui piedi di Stendardo, la cui botta sicura viene respinta dal provvidenziale intervento di Rainone sulla linea di porta. Al quarantaseiesimo altra occasione per gli ionici, con Magnaghi che fa sponda per Stendardo, bravo a controllare la palla ed esibirsi in una acrobazia che vede però la sfera terminare abbondantemente a lato. Sulla rimessa dal fondo l'arbitro ammonisce l'estremo difensore di casa, Ginestra, per aver ritardato la ripresa del gioco. Il finale è infuocato, con l'arbitro che al cinquantunesimo espelle per somma di ammonizioni il protagonista della Casertana, Giannone, per un secondo giallo assegnatogli pare per un errore dell'arbitro, che punisce l'autore dei due gol anziché Orlando e scatena le proteste veementi dei giocatori campani. La successiva punizione, calciata da Stendardo, finisce alle stelle e infrange così le speranze del Taranto di agguantare un pareggio che sarebbe stato d'oro.
Tabellino
Campionato di Lega Pro, Girone C – 4^ Giornata di Andata (Mercoledì 14/09/2016)
Caserta – Stadio “Alberto Pinto”
CASERTANA-TARANTO 2-1
Reti: pt 24' Viola (rig.) (TA); st 9' Giannone (rig.) (CE), 32' Giannone (CE)
CASERTANA (4-3-3): Ginestra; Finizio, Potenza A., Rainone, Ramos; De Marco (8' st Carriero), Matute, Giorno (34' st D'Alterio); Giannone, Orlando, Ciotola (8' st Carlini). A disp.: Anacoura, Fontanelli, Pezzella, Lorenzini, Rajcic, De Filippo, Colli, Taurino. All.: Andrea Tedesco.
TARANTO (3-4-3): Maurantonio; Albotello, Stendardo, Pambianchi; De Giorgi, Nigro, Bobb (14' st Lo Sicco), Garcia; Viola (26' st Bollino), Magnaghi, Potenza F. (12' st Paolucci). A disp.: Pizzaleo, De Salve, Balzano, Langellotti, Cedric, De Toni. All.: Aldo Papagni.
Arbitro: Daniele Viotti di Tivoli (Felice Sante Marinenza di L'Aquila – Alessandro Rotondale di L'Aquila)
Ammoniti: Altobello (TA); Lo Sicco (TA), Giannone (CE), Ginestra (CE)
Espulsi: Potenza A. (CE), al 22' st, per gioco scorretto; Giannone (CE), al 51' st, per somma di ammonizioni
Corner: 3-1
Recupero: pt 3', st 6'+1'
Note: Gara giocata alle ore 20:30; Spettatori circa 1500; Prima del calcio d'inizio osservato 1 minuto di raccoglimento in memoria di un tifoso storico del club campano.
Nella foto: Il rigore trasformato da Giannone