Taranto, il volo degli aquiloni con il MAP Festival
Dopo il concerto di Paolo Fresu e Omar Sosa a Villa Pantaleo e l’incontro con Alessandro Baricco nella Pineta Cimino, il MAP Festival prosegue con “Gli Aquiloni del MAP”, in programma domenica 9 giugno, dalle 9.00 alle 12.00 sulla spiaggia di Viale del Tramonto di San Vito a Taranto. La Festa degli aquiloni per i bambini, è un evento realizzato in collaborazione con l’Associazione TarantoKite. Libera partecipazione.
I concerti all’interno del MAP proseguono lunedì 10 giugno alle 21.00, con il Vision String Quartet, che si esibirà nel progetto Spectrum. Il popolare quartetto d’archi formatosi a Berlino, inonderà di suoni il cortile del Castello Aragonese con uno stile dal classico al folk, dal rock al funk minimalista. Un evento straordinario realizzato in collaborazione con la Marina Militare. Ingresso gratuito su prenotazione.
Il MAP Festival, con la direzione artistica di Gloria Campaner e Piero Romano, e in programma dallo scorso 5 giugno fino a venerdì 14, è a cura dell’Orchestra della Magna Grecia, del Ministero della Cultura, della Regione Puglia e del Comune di Taranto. Patrocinato dall’Ordine degli Architetti di Taranto e dall’Arcidiocesi, il MAP è realizzato anche grazie al sostegno di Banca BCC di San Marzano di San Giuseppe, Teleperformance, Varvaglione Vini, Ninfole Caffè, Programma sviluppo, Baux cucine, Five Motors.
Fondato nel 2012, il Vision String Quartet, che lunedì 10 giugno alle 21.00 (ingresso dalle 20.30) si esibirà nella Piazza d’Armi del Castello aragonese, si è affermato come uno dei più raffinati quartetti d’archi della sua generazione. I quattro musicisti si vedono anche come una band, amano sperimentare nuovi format di concerti, avvalendosi della collaborazione di tecnici delle luci e sound designer di altissimo profilo. L’ensemble ha ricevuto numerosi premi, come il Concours de Genève 2016, la rinomata Jürgen Ponto Foundation e la Würth Foundation of Jeunesses Musicales Germany. “Artists in residence” al Beethovenfest Bonn, hanno partecipato al Bodensee Festival.
Ricco di impegni, lo scorso anno l’ensemble ha svolto tour in Giappone e Corea, Sud America, Messico e Australia, dove hanno raccolto applausi con un repertorio del quale facevano parte l’Adagio per archi di Barber, il Quartetto per archi n° 8 in do minore op.110 di D. Shostakovich e il Quartetto per archi in sol maggiore.
Il Vision String Quartet collabora con artisti di altre aree musicali e quindi amplia e arricchisce la versatilità del formato “quartetto d’archi”.