Coronavirus: Fase 2, via libera ai matrimoni ma senza festa
Le celebrazioni dei matrimoni, a fronte del nuovo decreto, non sono più vietati ma la norma inibisce le cerimonie pubbliche, civili e religiose al fine di evitare assembramenti che siano occasione di contagio virale. Il Dpcm 27 aprile prevede, infatti, l'officiatura delle unioni coniugali alla sola presenza degli sposi, del celebrante e dei testimoni. "Ovunque il rito si svolga alla sola presenza dei nubendi e dei testimoni e siano rispettate le prescrizioni sulle distanze tra i partecipanti - recita il testo - esso non è da ritenersi tra le fattispecie inibite dall'emanazione delle norme in materia di contenimento dell'attuale diffusione epidemica di Covid-19". A darne comunicazione è anche il sottosegretario della Conferenza Episcopale Italiana, il cardinale Gualtiero Bassetti, con una nota a mezzo stampa: "Il Ministero dell'Interno conferma che non rientrano nel divieto normativo le celebrazioni liturgiche senza il concorso dei fedeli e limitate ai soli celebranti e agli accolti necessari per l'officiatura del rito". Dunque, via libera ai matrimoni ma senza festa.