Taranto, l’ora più buia: “Tutti colpevoli, ora serve reagire”
Dalla politica allo sport, una città in crisi, tifosi fuorisede: “Basta, rialziamoci!”

“L’onta dell’esclusione del Taranto Calcio non è solo una ferita per la passione calcistica della città, ma un segnale allarmante sulle condizioni generali di Taranto“. Così esordisce il comunicato dei tifosi fuorisede del coordinamento Danilo Fato, che analizza con durezza la crisi che attraversa il capoluogo jonico.
Una città in declino: “Tutti colpevoli!”
Secondo i tifosi, la crisi è frutto di una politica instabile e inefficace, caratterizzata da continui rimpasti e dal recente commissariamento del Comune.
Ma non è solo la politica a essere sotto accusa:
Qualità della vita: Taranto è 94ª su 107 province italiane. “Lo scatto sociale non c’è stato”.
Ex Ilva: “Ancora nessuna certezza sul futuro dell’acciaieria, mentre il ministro Urso parla di un imminente passaggio di proprietà, ma senza chiarire come e con quali conseguenze”.
Sport in crisi: “Il Cus Jonico si è ritirato, la Prisma Volley è retrocessa, il Taranto Calcio escluso dal campionato. Troppe figure ambigue nel nostro tessuto sportivo e sociale, incapaci di risollevare le sorti della città“.
“Ora basta, Taranto deve reagire!”
Nel comunicato si legge l’appello a un cambio di rotta: “Abbiamo toccato il fondo. Ma ora dobbiamo rialzarci e combattere uniti per risollevare la nostra città“. Un’opportunità potrebbe arrivare dai Giochi del Mediterraneo 2026, evento che potrebbe rappresentare una svolta. “Questa città è in grado di fare quadrato e costruire un futuro migliore?”. La chiusura è un grido d’orgoglio: “Basta essere colpevoli! Forza Taranto, ogni sacrosanto giorno!”