Massimo Giove
Massimo Giove

(Di Lorenzo Ruggieri) Dopo mesi di silenzio, Massimo Giove è tornato a parlare. Il socio di maggioranza del Taranto ha rilasciato un’intervista ad Antenna Sud, trasmessa nel programma Rossoblu su Teleregione, nella quale ha duramente criticato il ministro Abodi e le istituzioni.

Le accuse alle istituzioni

Giove ha ricordato di aver presentato le dimissioni irrevocabili il 2 agosto, dopo aver costruito con il tecnico Capuano una squadra competitiva per la promozione. Tuttavia, ha accusato il governo di aver ostacolato il progetto, negando al Taranto la possibilità di giocare allo Iacovone. “Abodi ha distrutto questo sodalizio”, ha dichiarato, sottolineando come la decisione abbia penalizzato non solo il club ma l’intera città.

La cessione del club

L’ex presidente ha rivelato di aver favorito la cessione della società, inizialmente a Rinaldo Campbell, figura legata all’amministrazione comunale, poi sparito nel nulla. Infine, Giove ha raggiunto un accordo con Rinaldo Zerbo, che diventerà ufficialmente il nuovo proprietario nelle prossime settimane, con il sostegno di imprenditori piemontesi e svizzeri.

Il futuro del Taranto

Giove ha espresso dubbi sulla possibilità che qualcuno avrebbe rilevato il club in caso di retrocessione in Eccellenza, evidenziando le difficoltà economiche della città e le problematiche legate agli investimenti nel calcio tarantino. Ha poi attaccato il sistema della Serie C, definendolo insostenibile economicamente, e annunciato possibili denunce contro chi, a suo dire, ha compromesso il futuro del Taranto.

Il caso Iacovone e le prospettive

Infine, ha citato lo strano incendio dello scorso anno dopo la gara con il Foggia, insinuando che il Taranto avrebbe potuto vincere il campionato senza quell’episodio. “Il mio Taranto è sempre stato vincente, non questo”, ha concluso, prendendo le distanze dalla gestione attuale.