Serie C/C: Primo turno playoff, l'analisi dei tecnici
RENDE - Bruno Trocini: “Per molti di noi si tratta di un’occasione unica a livello professionale. Sono convinto che la squadra farà una prestazione importante dimostrando che il cammino in campionato è frutto di qualità e determinazione che non abbiamo smarrito. Giocare per due risultati potrebbe essere un boomerang, ma a prescindere da come la Casertana interpreterà la gara dovremo giocare una partita perfetta”.
COSENZA - Piero Braglia: "In queste partite contano convinzione, mentalità e voglia di arrivare fino in fondo. La sfida secca è sempre un rischio: sui 180′ fai in tempo a rimediare, sui 90′ ciò che succede, succede. Abbiamo davanti una Sicula sbarazzina, con molta qualità, dobbiamo stare attenti. Il,problema delle partite secche è che si azzera tutto: non dobbiamo pensare che abbiamo due risultati su tre, ma fare la nostra partita con entusiasmo e fame. Quello che dice Diana mi interessa poco: a quarant’anni avrei fatto anch'io certi discorsi, vedremo chi riuscirà a vincere. Non ho paura della Sicula, ho paura dei miei. Voglio che tengano fede alle proprie ambizioni e spero lo capisca anche la piazza: non giochiamo da soli, abbiamo bisogno del pubblico".
SICULA LEONZIO - Aimo Diana: "Faremo il massimo per portare a casa la qualificazione. Ho una grandissima stima per il presidente Guarascio, Braglia e i calciatori del Cosenza, ma il nostro obiettivo è quello di rendere arduo il compito a una squadra di valore che non a caso a chiuso al quinto posto...".
CASERTANA - Luca D'Angelo: "Non avvertiamo la pressione, anche se queste sono partite particolari. Non si possono fare calcoli pensando di conservare il risultato di parità fino alla fine. Non ci sentiamo appagati, anzi gli stimoli sono maggiori. Il Rende? Lo abbiamo battuto qualche settimana fa, ma ora ci aspetta una partita completamente diversa. Quella di Trocini è una squadra di livello, molto fisica e completa in ogni reparto: dobbiamo sfruttare fattore campo e il sostegno della tifoseria. C'è soddisfazione per questo traguardo, ma al tempo stesso abbiamo grandi responsabilità perché ora si fa davvero sul serio”.