Taranto: Italia viva, ‘Commissario è Comune affrontino il problema Iacovone’
"Il ritrovato dialogo tra il Comune di Taranto e la struttura commissariale per i Giochi del Mediterraneo é sicuramente un buon segnale. Ci sono stati già due incontri finalizzati alla ricerca di un metodo di lavoro e delle soluzioni più appropriate rispetto ai problemi esistenti e da risolvere, ma tutto lascia intendere che questa collaborazione proseguirà anche in futuro. Tanto più che ci sono nodi importanti ancora da sciogliere, a partire dal tema dello stadio, e del suo destino, in vista dell’evento internazionale di giugno 2026, e cioè ristrutturazione o costruzione ex novo". Lo dichiarano Massimiliano Stellato, consigliere regionale e comunale, il consigliere Michele Patano e la capogruppo Carmen Casula, di Italia Viva.
"Va recuperato il tempo perso e fatta chiarezza su disponibilità e impiego dei fondi, perchè ormai è evidente che i 150 milioni di un anno fa, per unanime giudizio, anche del commissario, non bastano più per varie ragioni, a partire dall’aumento dei prezzi dei materiali di costruzione. Ma soprattutto, si deve giungere nel tempo più breve possibile all’appalto delle opere, tenendo conto che all'inizio dei Giochi del Mediterraneo mancano poco più di due anni e Taranto, la Puglia e il Paese Italia non possono in alcun modo fallire”, proseguono i renziani.
“Ma in queste ore un altro tema è in primo piano nell’agenda dell’impiantistica sportiva ed è la situazione a breve termine dello stadio Iacovone dopo il doppio incendio, domenica e martedì scorsi, alla Curva Sud. Condanniamo anche noi, con fermezza risoluta, ogni gesto di teppismo e di inciviltà, e ringraziamo i Vigili del Fuoco e le forze di polizia per il lavoro svolto. Ciò detto, adesso urge chiarire perché i materiali necessari al rivestimento della pista di atletica del campo Salinella fossero lì, se l’autorizzazione rilasciata fosse conforme, quali eventuali responsabilità ci sono, ma soprattutto urge mandare avanti la perizia tecnica che stabilisca se lo stadio è agibile o quando tornerà a esserlo. E adottare gli atti amministrativi conseguenti“, aggiungono.
”È questa la risposta che l’istituzione Comune, proprietaria dello stadio, deve dare alla città, alla sua squadra di calcio e al mondo sportivo. È evidente che privare il Taranto della possibilità di allenarsi e di giocare in casa, privarlo dell’apporto caloroso dei suoi sostenitori, rischia di nuocere alla squadra rossoblù all’avvio di un campionato che si annuncia promettente e che al suo debutto ha già registrato una vittoria importante. Riavere lo stadio in funzione al più presto, è la risposta migliore che la civiltà, la democrazia e la sana passione sportiva possono dare all’insulto, all’aggressione e alla barbarie.,Lo Iacovone torni ad essere un luogo di festa, non un luogo di paura", concludono Stellato, Patano e Casula.