Alunni Leonida scrivono libro che racconta segreto del Castello Aragonese di Taranto
‘Le secret du château de Tarente’ sarà presentato giovedì 9 alle ore 17 al Castello
Si svolge nelle sale del Castello Aragonese di Taranto la storia di un gruppo di amici che dalla Francia giunge in autobus nella città dei due mari. La vacanza si trasforma in un’entusiasmante avventura fantasy nei meandri dell’antica fortezza della fine del ’400, dove gli studenti si imbattono nei fantasmi di re Ferdinando I e sua moglie. E’ l’inizio di una storia da leggere tutta d’un fiato, lasciandosi andare all’immaginazione attraverso le colorate raffigurazioni che accompagnano il testo scritto in lingua francese.
Il racconto, nato dalla penna, oltre che dalla matita, e, ovviamente, dalla fantasia, di una classe di seconda media dell’Istituto comprensivo Renato Moro di Taranto, s’intitola “Le secret du château de Tarente”, ed è il prodotto finale di una collaborazione eTwinning, che dura oramai da anni, tra tre scuole partner. Accanto all’I.C. Renato Moro di Taranto, il circolo dei racconta storie del Collège “Lestrois moulins “ di Bonnelles e la scuola media greca di Nea Pella.
Il libro, che Mandese editore ha deciso di pubblicare gratuitamente, sarà presentato proprio al Castello Aragonese di Taranto giovedì 9 novembre alle ore 17.
Insieme ai protagonisti, gli alunni dell’attuale 3^ A del plesso Leonida dell’Istituto Moro, Francesca Anile, Luca D’Arcangelo, Chiara Lerose, Marianna Morelli, Giorgia Patavia e Giulia Rizzo, ci saranno la dirigente scolastica, Loredana Bucci, e le docenti che hanno coordinato il progetto, le professoresse Angela Liguori e Olga Mandese, Madame Bérangère Nicole, partner eTwinning, eTeresa Bosco, dell’Alliance française di Taranto.
Porteranno i loro saluti l’ammiraglio Flavio Biaggi, il sindaco Rinaldo Melucci e il dirigente dell’Ambito territoriale dell’Ufficio VII di Taranto, Vito Alfonso.
“Il progetto eTwinning dal titolo “Je conte pour toi, tu comptes pour moi” ruota attorno al racconto - spiega la professoressa Liguori -. L’obiettivo della narrazione è il potenziamento delle competenze linguistiche, comunicative e interculturali nella lingua francese. Una vera e propria sfida, che i nostri alunni della 2^A dello scorso anno, oggi in terza media, hanno accettato. Abbiamo proposto loro di scrivere un racconto a più mani con gli amici francesi e greci. L’ideazione è frutto della loro creatività. Hanno liberamente scelto di ambientare la storia nel Castello Aragonese per farlo conoscere ai propri partner e tutti insieme si sono documentati sia sul castello sia sulla vita del re Ferdinando e di sua moglie”.
Inizialmente, il racconto era un prodotto digitale. La scuola Renato Moro aderisce da ben 12 anni all’innovativo metodo “Senza Zaino”, per la cui rete territoriale è scuola capofila.
In un secondo momento, Mandese Editore, che giovedì sarà rappresentato da Gianfranco e Nicola Mandese, ha voluto pubblicare il testo senza alcun costo. Ed il libro si è “materializzato” davanti gli occhi degli studenti, orgogliosi del loro prodotto e, soprattutto, fieri del messaggio che attraverso il racconto intendono lanciare.
“La morale con la quale si conclude il libro - commenta la preside Bucci - “Il ne fautjamais quitter les amis face aux difficultés et il faut être solidaires parce qu’ensemble, nous sommes plus forts”, ovvero “Non bisogna mai abbandonare gli amici dinanzi alle difficoltà e bisogna essere solidali perché, insieme, noi siamo più forti”, è il motto caratterizzante della nostra scuola, che ruota attorno all’idea di comunità. Tra i valori del Senza Zaino, infatti, c’è proprio quello di cooperare e collaborare per il bene di tutti, abbandonando gli individualismi e gli egoismi che impediscono alle nuove generazioni di crescere. Grazie a questa collaborazione eTwinning i nostri alunni hanno potuto ulteriormente rafforzare il loro senso di appartenenza anche all’Europa, comprendendo che essere cittadini europei significa anche aiutarsi nei momenti di difficoltà, poiché insieme si è più forti”.
Durante la presentazione, gli interventi saranno coordinati da Maria, Pamela Giufrè, docente e giornalista de “La Gazzetta del Mezzogiorno”.