‘Formazione, Ricerca e Lavoro a Taranto’: incontro in Prefettura per Tavolo permanente

Turco: ‘Dopo lo stallo del Consorzio Universitario Jonico serve dare una nuova direzione alla città’

CRONACA
25.06.2021 16:56

«Questa mattina in Prefettura a Taranto abbiamo incontrato i rappresentanti delle parti sociali e i sindaci della provincia di Taranto, per discutere di “Formazione, Ricerca e Lavoro”. Nel periodo storico di grande transizione tecnologica e ambientale che stiamo vivendo, Taranto deve scegliere con accuratezza che direzione prendere sui temi della formazione professionale, dell'università e della ricerca. È necessario creare un’offerta formativa e di ricerca scientifica che risponda alle esigenze del territorio, affinché i giovani possano creare qui le loro competenze e trovare qui le opportunità di lavoro, innescando un circolo virtuoso in grado di incidere sulla crescita economica e socio-culturale della terra ionica». Lo ha dichiarato il senatore Mario Turco (M5S), già sottosegretario a palazzo Chigi con delega agli investimenti e alla programmazione economica nel Governo Conte II. «Si stima che la Provincia di Taranto - ha continuato il senatore - abbia, in questo momento, 13mila studenti universitari fuori Regione. Non permettere ai nostri ragazzi di poter scegliere se rimanere qui è una grande sconfitta per tutti noi, e il cambio di passo in tal senso è a dir poco urgente. I giovani scelgono di andarsene dalla città perché Taranto, attualmente, non offre prospettive di lavoro e ricerca, oltre ai servizi essenziali in attuazione del diritto allo studio. Si pensi, ad esempio, all'assenza di studentato e mense universitarie, foresteria per docenti, borse di studio per merito, ecc. Per non parlare della mancanza di istituti professionalizzanti sulla transizione tecnologica e ambientale, tematiche attuali e di prospettiva per il futuro. Fino al 2019 a Taranto c'erano soltanto le sedi distaccate del Politecnico di Bari e dell'Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, cioè il Dipartimento Jonico in Sistemi Giuridici ed Economici, Scienze Infermieristiche e Scienze motorie e dello sport. Negli ultimi due anni, con il Governo Conte II (del quale ero Sottosegretario e coordinatore del CIS Taranto), abbiamo fatto dei grandi passi in avanti valorizzando il Conservatorio Paisiello e stabilizzandone l'organico, riportando la Soprintendenza in città e attivando la Scuola di Medicina. Inoltre, abbiamo stanziato 6 milioni di euro per l'attivazione del Centro di ricerca Merceologico del CNR e istituito il Tecnopolo del Mediterraneo, con un finanziamento di 9 milioni di euro. Non dobbiamo, però, pensare che questi siano dei punti di arrivo, anzi: sono dei piccoli tasselli che formano, tutti insieme, un punto di partenza che necessita ancora di tanto lavoro da parte delle istituzioni nazionali e locali. È giusto che una città ricca di risorse e di storia come Taranto abbia una propria università. Agricoltura, pesca, turismo, enogastronomia, cantieristica, logistica, aerospazio, elettronica, digitalizzazione e meccanica sono soltanto alcuni degli ambiti su cui Taranto può fare affidamento per il suo sviluppo. Serve, però, creare un soggetto giuridico territoriale unico e autonomo capace di tracciare una strategia per consolidare la formazione, la ricerca e costruire un'autonoma identità universitaria. A seguito della riunione di oggi, abbiamo condiviso la necessità di creare un gruppo di lavoro, un Tavolo permanente rappresentato da alcuni Comuni della Provincia, dal Comune di Taranto, dalle rappresentanze sindacali e dal Comitato Qualità della vita, per valutare la possibilità di dare nuova funzionalità al “Consorzio Universitario Jonico”, oppure di trasformarlo in una fondazione. Soltanto puntando sull'alta formazione delle nuove generazioni possiamo costruire insieme il futuro di Taranto». (CS)

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