Taranto tra siti candidati a patrimonio dell'UNESCO (Foto)

Cultura, musica e spettacolo
12.12.2021 12:05

(articolo e foto di Fabio Dal Cin) Nei giorni scorsi, presso il castello aragonese di Taranto, l’associazione di promozione sociale “Taranto Patrimonio nel Mondo” ha tenuto un’interessante conferenza stampa durante la quale è stata ufficializzata la candidatura della città vecchia di Taranto quale patrimonio mondiale culturale dell’Unesco. La lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, come è noto, comprende beni naturali e culturali unici al mondo, la cui protezione è considerata, per la loro eccezionalità, responsabilità dell’umanità; non solo, dal 2003 l’UNESCO ha approvato la Convenzione per la salvaguardia del Patrimonio culturale immateriale dove sono stati inseriti spettacoli, rituali, feste, tradizioni, espressioni orali, le tecniche artigianali e relativi manufatti: Taranto, ben si colloca in questo contesto. È sufficiente soffermarsi un attimo nella città vecchia, osservare ogni singolo monumento: le Colonne del tempio, gli Ipogei, l’architettura di età bizantina, i vicoli e loro funzioni, la Chiesa di San Domenico, la Cattedrale di San Cataldo, il Castello Aragonese, il Ponte Girevole “San Francesco di Paola” sono elementi identitari, unici al mondo unitamente ai riti religiosi, alle capacità marinaresche dei nostri maestri d’ascia, alle tecniche di pesca e tanto altro. Camminando in direzione borgo, il Ponte Girevole, indubbiamente simbolo della città dei Due Mari; quello che oggi utilizziamo è la seconda versione, realizzata nel 1958 dalle Officine Nazionali di Savigliano, ed assemblata dai cantieri Tosi di Taranto: un punto di riferimento “industriale” nella realizzazione di sommergibili e navi, dal 1914 fino al 1990. Il Castello aragonese, che con la sua forma quadrangolare occupa l’estremo angolo dell’isola su cui sorge il borgo antico della città, forma modificata negli anni. Inizialmente era solo una “Rocca” fatta da torri alte e strette e solo nel 1486 l’architetto militare, “Francesco di Giorgio Martini”, ebbe l’incarico di ampliare il castello conferendogli la forma che oggi possiamo ammirare. Adesso attraversiamo il Ponte che unisce le due città, via Niccolò Tommaso d’Aquino, all’orizzonte la ruota panoramica, Piazza Maria Immacolata, le luminarie. Per i lettori di Blunote, un viaggio straordinario attraverso scatti fotografici!

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