‘Il virus non esiste più’, bufera per le parole di Alberto Zangrillo
FRANCO LOCATELLI "Non posso che esprimere grande sorpresa e assoluto sconcerto per le dichiarazioni rese dal professor Zangrillo con frasi quali il ‘virus clinicamente non esiste più’ e che ‘terrorizzare il Paese è qualcosa di cui qualcuno si deve prendere la responsabilità’. Basta semplicemente guardare al numero di nuovi casi di positività a SARS-CoV-2 che vengono confermati ogni giorno per avere dimostrazione della persistente circolazione in Italia del nuovo coronavirus”. Lo sottolinea Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità e componente del Comitato tecnico-scientifico, replicando alle affermazioni di Zangrillo, direttore della terapia intensiva del San Raffaele di Milano. “Aver incrementato di molto i posti di terapia intensiva - spiega - è un merito enorme del sistema sanitario nazionale, poiché ha permesso di offrire una risposta clinica a tanti malati che altrimenti non avrebbero potuto essere adeguatamente curati. Inoltre, questi posti rimarranno disponibili per chi in futuro ne avrà bisogno anche per situazioni cliniche diverse da Covid-19”.
LUCA RICHELDI Il virus circola ancora ed è sbagliato dare messaggi fuorvianti che non invitano alla prudenza. E' indubitabilmente vero e rassicurante il fatto che la pressione sugli ospedali si sia drasticamente ridotta nelle ultime settimane. Non va scordato che questo è il risultato delle altrettanto drastiche misure di contenimento della circolazione virale adottate nel nostro Paese”. Lo ha detto Luca Richeldi, direttore di Pneumologia al Policlinico Gemelli di Roma e membro del Comitato tecnico-scientifico, sulla circolazione del coronavirus in Italia. Peraltro, “è bene ricordare che la circolazione virale è un processo dinamico, per cui la gradualità e la cautela nella ripresa delle attività economiche e sociali devono rimanere la nostra priorità. Soprattutto alla luce delle riaperture del 3 giugno”, ha rimarcato Richeldi.
SANDRA ZAMPA Secondo alcuni esperti, del virus Covid-19 non ci sarebbe più traccia in giro per l’Italia. Se le cose vanno meglio questo è merito delle misure di lockdown assunte dal governo. In ogni caso, in attesa di evidenze scientifiche a sostegno della tesi della scomparsa del virus, della cui attendibilità saremmo tutti felici, invito invece chi ne fosse certo a non confondere le idee degli italiani, favorendo comportamenti rischiosi dal punto di vista della salute’’. È quanto dichiara in una nota la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa. "Nel momento in cui ci accingiamo all’apertura dei transiti da Regione a Regione e un ritorno a una vita il più possibile normale occorre al contrario invitare gli italiani alla massima prudenza, a mantenere il distanziamento fisico, ad evitare assembramenti, al lavaggio delle mani frequente, all’uso della mascherina’’, aggiunge. "Sento infine il bisogno di esprimere alle e ai componenti del Comitato Tecnico Scientifico la stima e la gratitudine mia, del governo e, sono certa, di tutti gli italiani per il duro impegno di questi mesi e per la generosità con cui hanno messo a disposizione le proprie competenze’’ conclude Zampa.
ROBERTO SPERANZA Le settimane che arriveranno saranno ancora dall'esito non scontato e quindi i comportamenti individuali saranno la chiave veramente determinante. Abbiamo ancora bisogno di comportamenti corretti". Lo dice il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenuto a 'Mezz'ora in più' di Lucia Annunziata in onda su Rai3. "La prudenza e la gradualità - aggiunge Speranza - deve rimanere la nostra luce, la curva non si è alzata ma non si è neanche fermata, si è declinata dal lato giusto. Il lavoro fatto va nella direzione giusta e dobbiamo continuare su questa strada".