A Taranto il Festival delle culture al Femminile del Mediterraneo
Da domenica 16 settembre Taranto accoglierà la nuova edizione del Festival delle culture al Femminile del Mediterraneo, organizzata da Donna A Sud, patrocinata dal Comune di Taranto e promossa dall’Associazione nazionale I Woman. Il Festival che si svolgerà fino ad ottobre, con un programma di seminari ed eventi e ricchissimo di ospiti, richiamerà nella Città dei due mari, tanti nomi e volti noti, donne che si sono distinte nei numerosi ambiti della cultura. Appassionate e battagliere, coraggiose e creative, donne della letteratura e del giornalismo, donne che operano nella ricerca e nel sociale, donne dalle mille sfaccettature si confronteranno in questo percorso di riflessione femminile, con uno sguardo che va oltre le differenze, mai dimenticando la storia delle donne.
L’interno delle stanze nelle quattro giornate che ospiteranno il Festival si riempiranno di contenuti, che andranno a toccare temi importanti della vita di ogni giorno e di ogni donna. L’obiettivo sarà quello di mettersi a disposizione dell’altra in un ascolto attivo, di entrare in contatto ed in comunicazione nelle nostre reciproche aspettative concentrando l’attenzione su un luogo privilegiato (di incontri e scontri, di interazioni positive, di incontro tra nord/sud e est/ovest) come il bacino Mediterraneo.
Il Festival avrà inizio DOMENICA 16 SETTEMBRE - con un convegno dal titolo “AD OCCHI APERTI: DONNE, CORAGGIO E GIORNALISMO”. Alle ore 18 presso il Salone degli Specchi, a Palazzo di Città, prenderà avvio l’incontro a cui parteciperanno i grandi nomi del giornalismo italiano: Ritanna Armeni giornalista di Huffington Post, autrice di “Una donna può tutto. 1941: volano le Streghe della notte”; Maria Cuffaro inviata e conduttrice del Tg3 e autrice del libro “Kajal. Le vite degli altri e la mia”; Cristina Mastrandrea fotoreporter, giornalista e videomaker; Marilena Natale collaboratrice dell’emittente televisiva locale ‘Più N News’ giornalista anticamorra sotto scorta; Maristella Bagiolini giornalista free lance per testate giornalistiche nazionali e locali; Emma Barbaro Giornalista, caporedattrice del periodico Terre di frontiera. Al primo incontro verranno inoltre allestite anche due Mostre Fotografiche (in corso di definizione) e sarà organizzato un Laboratorio per bambini a cura della Libreria Ciurma.
Sarà il coraggio il fil rouge dell’intera manifestazione, che troverà ampia espressione anche nel secondo incontro dedicato ad un tema molto attuale quale quello del racconto giornalistico dell’immigrazione, che deve fare i conti con l’ondata di razzismo fobico sempre più presente e pressante.
lI19 SETTEMBRE dalle ore 18 a Palazzo Pantaleo si terrà il secondo incontro dal titolo “IMMAGINI E STORIE DEL MEDITERRANEO. L’immigrazione raccontata dalle donne”. Saranno presenti l’attrice Nadia Kibout, madrina del Festival delle culture al Femminile del Mediterraneo 2018, regista e produttrice di “Le Ali Velate”; Adelaide De Fino, regista del corto “La pace Dannata”; Stefano Amatucci regista del film “Caina”; Antonella Ferraiolo, ginecologa e autrice del libro Antikka, Maryam Rahimi regista del corto “Mare Nostrum”.
Il Festival vede la direzione artistica di Tiziana Magrì ed è il risultato del lavoro di tanti anni di attività e di esperienze di Donna A Sud al fianco delle donne.
E la stessa Magrì che è anche ideatrice del Festival dichiara che “in un’epoca ancora molto avara che nega diritti fondamentali come il lavoro, e la parità in diversi ambiti della vita a molte donne, si impone la necessità di creare una rete di relazioni e di comunicazione, che non può che derivare e partire dalle donne stesse. E’ proprio dalle donne, dalle loro storie di vita e di lavoro che parte il Festival delle Culture femminili nel Mediterraneo, che si pone l’obiettivo di garantire e favorire l’integrazione di donne migrate e disagiate attraverso progetti d’inclusione al lavoro attraverso laboratori e workshop da realizzare anche in collaborazione con la Casa Circondariale di Taranto”. Tutti gli incontri sono gratuiti e aperti al pubblico. Media partner dell’evento: La Ringhiera – Terre di Frontiera – Se dicoTaranto
BIOGRAFIA Nadia Kibout nasce a Saint-Etienne in Francia da genitori algerini. È l’unica figlia femmina della famiglia, prima di lei otto fratelli maschi, questo le fa dire e pensare di aver un lato maschile molto pronunciato.Già dai primi anni di scuola scopre l’amore per il palcoscenico attraverso i spettacoli e saggi della scuola. Si appassiona alla musica e al canto. Fa parte dell’orchestra e del coro dal primo anno delle medie fino all’ultimo anno del liceo. Durante il liceo collabora ad opere liriche presso il teatro Jean Massenet della città e prende parte ad un corso di recitazione davanti alla macchina da presa. Vari contrasti familiari la porteranno ad allontanarsi dalle sue passioni artistiche.
Svolge diverse attività professionali in vari settori e viaggia molto ma capisce di non farcela se non vive delle sue passioni. Incomincia un reale percorso di studi di recitazione, per tre anni, in italia, a milano presso un laboratorio teatrale privato dove scopre il metodo stanislavsky, metodo del quale si innamora. Sceglie poi di trasferirsi a Parigi per approfondire le sue conoscenze nell’ambito teatrale presso la scuola Le Cours Florent per un anno, segue poi uno stage intensivo di un mese con Ariane Mnouchkine al Theatre du Soleil. Curiosa di mettere in pratica a livello internazionale i suoi studi incomincia attraverso l’Europa e l’America una lunga frequentazione di seminari e laboratori con insegnanti americani di fama internazionale, per la maggior parte membri dell’actor’s studio di Lee Strasberg (Greta Seacat , Susan Batson, Robert Castle, Bernard Hiller). Nel 2004 incomincia la sua carriera con un film drammatico, opera prima di Mario Rellini, Balletto di Guerra, a cui seguiranno altre pellicole cinematografiche e fiction televisive. Il teatro, attraverso Sergio Castellito come regista per lo spettacolo Il Dubbio in tournée in tutta italia, le offre una bellissima esperienza che si augura di ripetere al piu presto. La passione e la dedizione in ciò che fa la sostengono nel desiderio di una carriera ricca di personaggi ed incontri.
DONNA A SUD
Festival delle culture al femminile del Mediterraneo
Cosa è Donna a Sud? In primis è un’iniziativa che parte dal basso, che nasce a sud di Taranto, al quartiere Tamburi, quartiere nato a sud del più grande e inquinante colosso industriale, Ilva. Il festival, ideato e diretto da Tiziana Magrì, giunto all’edizione 2018, è il tassello finale di un percorso di aggregazione virtuale in cui donne e uomini, che hanno voglia di parlare e far parlare il loro Sud, mettono a disposizione la propria professionalità a servizio di un’idea di bene che si irradi a tutta la comunità. Per questo sta nascendo una Fondazione , che sarà il motore per la reale parità sociale ed economica, per il raggiungimento delle pari opportunità.
Il Festival punta l’attenzione in particolare verso le donne che e a Sud sono nate, ci vivono o sono dovute andar via. Donna a sud è la forza di tutte le donne che nonostante le difficoltà hanno deciso di restare, di tutte quelle donne che coraggiosamente sono tornate e che lottano per tornare
Giornaliste, scrittrici, filosofe, chef, manager e artiste a tutto tondo si raccontano, e ci raccontano storie, fatti, accadimenti sotto ogni forma verso l’unico obiettivo che è quello di diffondere la cultura paritaria al fine di sgretolare quei fenomeni di discriminazione, sfruttamento, ingiustizia, violenza che ne fanno della donna, tutt’oggi, un soggetto emarginato.
Il Festiva Donna a Sud propone attraverso questo scambio culturale al femminile di promuovere con incontri trasversali la reale parità tra donne e uomini.
“Donna A Sud” è una sinergie di attività che comprende presentazioni di libri, mostre fotografiche, percorsi di valorizzazione del territorio, teatro, musica ed ogni forma d’arte che miri a valorizzare le competenze ed accrescere la sensibilità comune sul ruolo della donna, inserita in ogni contesto sociale, promuovendo la reale parità di genere con gli uomini. Compito primo del progetto e costituenda Fondazione è la promozione sociale legata al territorio a tutela delle fasce più deboli, tra cui la donna.
Come ogni anno anche quest’anno il Festival delle Culture al Femminile del Mediterraneo Donna a Sud” si pone un obiettivo sociale: garantire e favorire l’integrazione di donne migrate e disagiate attraverso progetti d’inclusione al lavoro attraverso laboratori e workshop da realizzare anche in collaborazione con la Casa Circondariale di Taranto